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Ue. Arriva il ‘Green Deal’: mille miliardi per l’ambiente

Ue. Arriva il ‘Green Deal’: mille miliardi per l’ambiente

K metro 0 – Bruxelles – L’Unione europea ha presentato ieri il progetto economico atto contrastare i cambiamenti climatici. Un quarto del bilancio verrà destinato all’iniziativa e circa mille miliardi di euro verranno reindirizzato in investimenti per rendere l’Ue più “green” nei prossimi 10 anni. Per far sì che il ‘Green Deal’ proposto dalla presidente

K metro 0 – Bruxelles – L’Unione europea ha presentato ieri il progetto economico atto contrastare i cambiamenti climatici. Un quarto del bilancio verrà destinato all’iniziativa e circa mille miliardi di euro verranno reindirizzato in investimenti per rendere l’Ue più “green” nei prossimi 10 anni.

Per far sì che il ‘Green Deal’ proposto dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, vada in porto, i parlamentari hanno spiegato che il piano d’investimento dell’Europa sarà sostenuto sia dal bilancio del blocco sia dal settore privato. E’ incluso, inoltre, un meccanismo strutturato per aiutare le regioni nella transizione, che ne uscirebbero distrutte economicamente. Von der Leyen, che si è insediata lo scorso 1 dicembre, ha reso la lotta ai cambiamenti climatici la priorità del proprio mandato da presidente del ramo esecutivo dell’Ue. Il ‘Green Deal’ ha l’obiettivo di rendere l’Europa il primo continente ad emissioni zero entro il 2050: “Sosterremo i nostri cittadini e le nostre regioni che dovranno fare gli sforzi maggiori nella transizione, per far sì che nessuno rimanga indietro”, ha dichiarato. La Commissione europea ha spiegato che metà degli investimenti proverrà dal bilancio Ue. I governi nazionali contribuiranno con circa 100 miliardi di euro mentre il settore privato con 300. Altri 7 miliardi e mezzo del budget dell’Unione dal 2021 al 2027 sosterranno un meccanismo più ampio che genererà, secondo le previsioni, 100 miliardi di euro in investimenti. Questi fondi serviranno anche a convincere Paesi come la Polonia, che dipendono dall’industria del carbone, ad accogliere il ‘Green Deal’, ammortizzando i costi, economici e sociali, che la transizione comporterà. Il progetto funzionerà secondo diversi criteri specifici. Ad esempio alcune regioni con una popolazione maggiormente impiegata nel carbone, nell’estrazione di torba o nel settore del petrolio e del gas, avranno la priorità. “E’ un impegno per la solidarietà e la giustizia”, ha sottolineato Frans Timmermans, politico olandese e vice presidente esecutivo per il ‘Green Deal’.

Nel frattempo, nel nordest della Spagna, in una grossa esplosione in una centrale petrolchimica è rimasta uccisa una persona, sei i feriti. Questo quanto riportato dalle autorità regionali ieri a riguardo. Un portavoce dell’amministrazione locale della città portuale di Tarragona, dove si trova al centrale, ha rivelato che un’indagine preliminare ha portato a concludere sarebbe stata la forza dell’esplosione a caysare la morte di una persona nelle vicinanze ma nono sono stati forniti ulteriori dettagli in merito. Il ministro dell’Interno della regione spagnola della Catalogna, Miquel Buch, attraverso il proprio profilo Twitter ha annunciato il bilancio delle vittime: un morto, sei feriti e un disperso. La protezione civile ha definito l’episodio un “incidente chimico” e ha chiesto agli 800 mila residenti della città e a quelli dei paesi limitrofi di rimanere nelle proprie abitazioni per precauzione.

In Germania, invece, i procuratori hanno formalizzato l’accusa nei confronti di altre sei persone legate allo scandalo delle emissioni sul diesel della Volkswagen, portando il totale a degli individui coinvolti a 11. I sospetti – tutti ex funzionari della casa automobilistica tedesca – sono responsabili della manomissione del software designato al controllo delle emissioni, avendo disattivato i controlli sui livelli di inquinamento. Le azioni sarbbero state commesse in periodi differenti nella finestra temporale che va dal 2006 al 2015. Tre degli imputati sono stati accusati in prima persona mentre i rimanenti li avrebbero assistiti o facilitati. I procuratori hanno evidenziato come altre 32 persone siano attualmente sotto indagine.

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