K metro 0 – Parigi – Ennesimo sabato di proteste in tutta la Francia per gli scioperi dei trasporti, nel pieno delle vacanze natalizie.

Nonostante il governo francese abbia offerto alcune concessioni, lo sciopero per la riforma delle pensioni continua, è il 24esimo giorno di proteste con manifestazioni che hanno richiamato migliaia di persone, e con un corteo che a Parigi ha visto sfilare decine di migliaia di persone dalla Gare du Nord a Place du Chatelet.

I media francesi rilevano che il blocco di metro e treni, funzionanti in modalità ridotta, rischia di superare il record di 28 giorni consecutivi, raggiunti solo nel 1986-87, anche perché la ripresa della trattativa tra governo e sindacati, che contestano la fine dei regimi pensionistici speciali, è attesa non prima del 7 gennaio.

Ballerini e musicisti, insieme ad altri lavoratori, sono anche loro in sciopero contro la riforma. Il quotidiano finanziario Les Echos ha rivelato, sabato, che il ministro della Cultura Franck Riester e il ministro Laurent Pietraszewski, avevano scritto al capo dell’Opera di Parigi, secondo un documento del 23 dicembre, proponendo che le riforme delle pensioni entrino in vigore solo per i ballerini reclutati dopo il 1° gennaio 2022. Come informa l’AFP, il governo, nella sua lettera agli artisti, ha anche proposto un piano di conversione professionale per i ballerini che raggiungono la fine della loro carriera.

Sempre a Parigi è andato in scena il 59esimo sabato di manifestazione per i gilet gialli. Si segnalano gli ormai consueti disagi per chi deve viaggiare, con 6 treni su 10 dell’alta velocità in funzione. Solo 3 su 10 sono invece attivi sulle linee interurbane e regionali.