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Mosca. Assalto al palazzo dei servizi segreti. 1 morto e 5 feriti

Mosca. Assalto al palazzo dei servizi segreti. 1 morto e 5 feriti

K metro 0 – Mosca – Un uomo ha aperto il fuoco nei pressi del quartier generale della FSB – la Federal Security Service, l’agenzia di sicurezza russa – uccidendo un agente e ferendone altri cinque, come riporta AP. L’FSB ha rivelato che l’assalitore ha agito da solo, che non è entrato all’interno dell’edificio e

K metro 0 – Mosca – Un uomo ha aperto il fuoco nei pressi del quartier generale della FSB – la Federal Security Service, l’agenzia di sicurezza russa – uccidendo un agente e ferendone altri cinque, come riporta AP. L’FSB ha rivelato che l’assalitore ha agito da solo, che non è entrato all’interno dell’edificio e che è stato “neutralizzato” poco dopo – un termine utilizzato dalle agenzie russe come sinonimo di “ucciso”.

L’emittente televisiva REN TV e il quotidiano Komsomolskaya Pravda, hanno identificato l’aggressore il 39enne che si chiama Yevgeny Manyurov, residente nella città di Podolsk, appena fuori Mosca. Secondo i media locali lavorava come guardia di sicurezza privata. Possedeva un piccolo arsenale di fucili e partecipava a diversi tornei, l’ultimo dei quali a novembre scorso.

RT, l’emittente finanziata dal Cremlino, ha infatti iniziato a parlare di tre assalitori. Circostanza che poi è stata confermata da un dettagliato dispaccio dell’agenzia Moskva (che fa capo al Comune di Mosca). “Tre uomini non identificati hanno fatto irruzione nell’edificio dell’FSB e hanno aperto il fuoco nella sala d’ingresso al pubblico. Nello scambio di fuoco con la guardia della reception, due aggressori sono stati uccisi mentre uno di loro è corso fuori in strada, dove ha continuato a sparare, uccidendo un vigile di guardia”, ha riportato l’agenzia.

L’ultimo uomo sarebbe stato infine neutralizzato alle 19.15 ora locale grazie all’intervento delle forze speciali. L’agenzia ha attribuito le informazioni all’FSB. Poco dopo però lo stesso FSB ha smentito la storia dei tre assalitori, precisando che a sparare è stato “un uomo solo” e che “non è penetrato” nell’edificio. Quindi al momento si parla di un morto e cinque feriti, ma il tutto è da prendere con le pinze.

Il ministro della Salute ha raccontato che altre cinque persone sono rimaste ferite, di cui 2 gravi. Al momento, l’agenzia che ha preso il posto del KGB dopo la fine dell’Unione Sovietica, non ha fornito ulteriori dettagli. Il tutto è avvenuto nelle vicinanze di piazza Lubyanka, a circa un km dalla Piazza Rossa.

Il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha dichiarato che il presidente è stato avvertito della sparatoria poco dopo la conferenza stampa annuale tenuta dallo stesso. L’incidente è stato classificato come terrorismo.

Intanto, Il corpo imbalsamato di Vladimir Lenin deve rimanere nel mausoleo in Piazza Rossa, “almeno finché avremo così tante persone che collegano le loro vite a questo, alle conquiste del passato, degli anni sovietici”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel corso della sua conferenza stampa di fine anno.

Il capo del Cremlino, che in passato ha definito il crollo dell’Urss la peggior catastrofe geopolitica del XX secolo, ha però criticato il leader bolscevico per aver costruito l’Urss come una confederazione di repubbliche su base etnica, che non sempre corrispondevano alla dislocazione geografica delle comunità generando numerosi “punti di pressione”.

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