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Cipro, Grecia, USA e Israele in appoggio per un energy-pool nel Mediterraneo orientale

Cipro, Grecia, USA e Israele in appoggio per un energy-pool nel Mediterraneo orientale

K metro 0 – Atene – L’alta tensione tra Cipro e Turchia, si è di recente arricchita del nuovo paragrafo sulle perforazioni pro-gas effettuate da quest’ultima nazione in acque dove l’isola vanta esclusivi diritti economici. In tale (appetibile) contesto, muove l’intervento di importanti governi, interessati a creare un energy-pool nel Mediterraneo orientale: si tratta di

K metro 0 – Atene – L’alta tensione tra Cipro e Turchia, si è di recente arricchita del nuovo paragrafo sulle perforazioni pro-gas effettuate da quest’ultima nazione in acque dove l’isola vanta esclusivi diritti economici.

In tale (appetibile) contesto, muove l’intervento di importanti governi, interessati a creare un energy-pool nel Mediterraneo orientale: si tratta di Grecia, Stati Uniti e Israele. La loro “intromissione” è principalmente guidata dal più ampio programma sullo sfondo, il gasdotto East Med; progetto in grado di collegare i depositi di gas delle aree di confine tra Mediterraneo e Medio Oriente all’Europa.

Il vertice a quattro sull’energia si è tenuto nella vicina Atene sotto l’organizzazione del nuovo governo ellenico di Kyriakos Mitsotakis e, in particolare, del ministro greco dell’Ambiente e dell’Energia, Kostis Hatzidakis. La partecipazione di Cipro, USA e Israele è stata garantita rispettivamente dal sottosegretario americano alle risorse energetiche, Francis Fannon, e dai ministri dell’Energia Yuval Steinitz (Israele) e George Lakkotrypi (Cipro).

Nello specifico, in base a quanto affermato dal Ministro dell’Energia di Cipro, il meeting si è concluso con il riconosciuto sostegno dei tre stati al diritto del suo paese a trivellare risorse naturali nelle aree oggetto di contendere con la Turchia.

Tale rilevante traguardo nello scacchiere turco-cipriota sembra, tuttavia, solo il primo output del nuovo gruppo di lavoro, molto ristretto e al quale l’Italia non sembra prendere parte, che prevederà l’incontro periodico di funzionari politici e tecnici altamente qualificati per la definizione di politiche comuni di cooperazione energetica transnazionale che mirerà in primo luogo, appunto, all’individuazione di rapidi sviluppi al realizzo del Progetto East Med, così come confermato dal ministro israeliano dell’Energia.

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