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Usa-Europa, prosegue la guerra dei dazi, “compensata” dall’accordo Ue-Mercosur

Usa-Europa, prosegue la guerra dei dazi, “compensata” dall’accordo Ue-Mercosur

K metro 0 – Washington – La disputa su possibili finanziamenti pubblici a importanti compagnie aeree sta mettendo nuovamente in crisi i rapporti commerciali tra UE e USA. Ci riferiamo alla questione- non ancora risolta in seno all’Organizzazione Mondiale per il Commercio, che sul tavolo ha questo dossier da mesi – degli aiuti pubblici che l‘

K metro 0 – Washington – La disputa su possibili finanziamenti pubblici a importanti compagnie aeree sta mettendo nuovamente in crisi i rapporti commerciali tra UE e USA. Ci riferiamo alla questione- non ancora risolta in seno all’Organizzazione Mondiale per il Commercio, che sul tavolo ha questo dossier da mesi – degli aiuti pubblici che l‘ Unione Europea ha da tempo programmato a favore della grande compagnia aerea statunitense Airbus (che gestisce un rilevante flusso quotidiano  di collegamenti Europa-USA): aiuti che, però, risultano abbastanza sgraditi alla Casa Bianca, sostenitrice dell’altro colosso americano dell’ aviazione civile (e militare), la Boeing.

Proprio pochi giorni dopo la tregua nell’altra guerra commerciale con la Cina, infatti, e a un anno dallo storico incontro Trump-Juncker dell’estate 2017, in cui Vecchio e Nuovo Mondo dichiararono ufficialmente di volere chiudere l’era delle “guerre dei dazi”, il governo USA ha aumentato la pressione commerciale sulla UE per la controversia sugli aiuti europei all’ Airbus. Minacciando, il 1° luglio, dazi su altri 4 miliardi di importanti prodotti europei, specie alimentari: come formaggi (parmigiano e provolone inclusi), pasta, olive, salsicce, prosciutti e scotch whiskey (temibile concorrente dell’americano Bourbon). La lista, diffusa dall’ufficio del rappresentante commerciale statunitense, aumenta, cosi’, il numero di prodotti colpiti da dazi punitivi che era stato già precisato dal’ amministrazione Trump ad aprile scorso, per un valore di 21 miliardi di dollari.

Mentre l’Organizzazione Mondiale del Commercio, la WTO, dovrebbe dirimere in tempi ragionevoli la questione degli aiuti di Stato alle due compagnie aeree (e sia USA che UE hanno detto più volte di volersi attenere a quelle che saranno le decisioni dell’Organizzazione), si delinea più chiaramente, a questo punto, un nuovo scenario dei rapporti commerciali, e in parte geopolitici, tra le due sponde dell’Atlantico. Proprio il 1° luglio, infatti, la UE ha “bilanciato” il peggioramento dei rapporti commerciali con gli USA concludendo lo storico accordo col MERCOSUR, il “Mercato unico” già esistente, da tempo, tra Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay (e che, ricordiamo, nonostante i progetti di ampliamento, non è in rapporti “idilliaci” col NAFTA, la “CEE nordamericana” comprendente USA, Canada e Messico).

Quest’ ultimo accordo rappresenta un chiaro impegno da parte di entrambe le macroaree a favore di un commercio internazionale basato su regole più eque e precise, offre alle imprese europee un netto vantaggio in un mercato dall’enorme potenziale economico e consolida le riforme e la modernizzazione in corso nei Paesi del Mercosur (dai quali resta purtroppo escluso il travagliato Venezuela).

Con esso, la UE cerca di gettare un altro pilastro di una strategia mondiale che, senza rinunziare a risolvere le controversie con l’alleato americano, sta stringendo però intese strategiche con altri giganti dell’economia mondiale: tra cui anzitutto Cina e Giappone. Restano, parzialmente “congelati” dalle sanzioni per la crisi con Crimea e Ucraina, i rapporti con la Federazione Russa: con la quale, ovviamente, l’interscambio dei Paesi UE rimane comunque rilevante.

 

di Fabrizio Federici

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