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Elezioni europee. Al via le votazioni nei Paesi Bassi e nel Regno Unito: ecco come è andata

Elezioni europee. Al via le votazioni nei Paesi Bassi e nel Regno Unito: ecco come è andata

K metro 0 – L’Aia – I partiti europeisti erano dati in vantaggio nei Paesi Bassi e secondo gli analisti avrebbero dovuto conquistare la maggior parte dei seggi nelle elezioni europee. I populisti di destra, invece, oppositori dell’Unione europea ne avrebbero dovuti ottenere solamente quattro su ventisei. Tuttavia, in una sorprendente proiezione, il Partito Laburista

K metro 0 – L’Aia – I partiti europeisti erano dati in vantaggio nei Paesi Bassi e secondo gli analisti avrebbero dovuto conquistare la maggior parte dei seggi nelle elezioni europee. I populisti di destra, invece, oppositori dell’Unione europea ne avrebbero dovuti ottenere solamente quattro su ventisei. Tuttavia, in una sorprendente proiezione, il Partito Laburista olandese, di cui fa parte il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, è diventato il primo partito dei Paesi Bassi all’interno del Parlamento europeo, secondo gli exit poll Ipsos. “Che incredibile exit poll!” ha commentato il leader del partito, Lodwijk Asscher, durante i festeggiamenti con le personalità vicine al movimento. Il risultato provvisorio è stato pubblicato dagli organi di stampa nazionali olandesi, dopo che i seggi elettorali sono stati chiusi nella serata di giovedì. Anche nel Regno Unito si è votato per il Parlamento europeo, i due Paesi hanno inaugurato la quattro giorni di elezioni che si terrà in tutti e 28 gli stati membri dell’Ue. I risultati ufficiali verranno comunicati domenica, solamente quando chiuderà i battenti l’ultimo seggio dell’Unione. Il Partito Laburista olandese, secondo le previsioni, dovrebbe conquistare cinque seggi, mentre il partito europeista di centro destra VVD, di cui fa parte il primo ministro olandese, Mark Rutte, ha guadagnato un seggio, arrivando a quattro complessivi. “C’è una maggioranza chiara nei Paesi Bassi che vuole che l’Unione europea continui a giocare un ruolo centrale nella gestione delle questioni più importanti”, ha dichiarato lo spitzenkandidat Timmermans dalla Spagna.

Nel Regno Unito si è andati a votare nel tumulto politico causato dall’incertezza della Brexit. Non sono stati forniti exit poll nella serata di giovedì. Durante la campagna elettorale si è visto l’insorgere dei populisti e dei nazionalisti, che hanno fatto leva sul tema della limitazione dell’immigrazione. Nel frattempo, le roccaforti politiche tradizionali d’Europa, conservatori e di sinistra, hanno ribadito l’importanza di mantenere l’unità, unico baluardo contro le diverse sfide poste dall’economia e dalla sicurezza. Intanto la prima ministra Theresa May, il cui Partito Conservatore sembra possa perdere consensi visto la prolungata impasse della Brexit, ha annunciato la data delle proprie dimissioni: lascerà il 7 giugno e abbandonerà il ruolo di leader del partito e successivamente quello di premier. Queste le sue dichiarazioni: “Ho fatto del mio meglio per assecondare il voto popolare sulla Brexit, negoziare un buon accordo e per convincere i parlamentari a votarlo, ma non ci sono riuscita. Ci ho provato tre volte. Penso sia stato giusto, ma credo sia nell’interesse del Regno Unito avere ora un nuovo leader”. Il testimone passa quindi al successore dei Tory, che verrà eletto, con ogni probabilità, nelle prossime settimane. May ha provato per mesi a far accettare il proprio piano per lasciare l’Unione ma il parlamento britannico, finora, si è rifiutato. Sia il Partito Conservatore che quello Laburista si prevede possano ricevere una batosta elettorale, proprio per il caos che ha circondato la faccenda Brexit. I risultati del voto verranno annunciati domenica notte. Farage ha votato nella giornata di giovedì. Ha poi dichiarato che spera di ottenere un mandato più breve possibile al Parlamento europeo, visto che vuole il Regno Unito fuori dall’Ue al più presto.

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