K metro 0 – Atene – Il governo greco ha dichiarato di essere in trattative con i creditori europei del salvataggio per rimborsare i propri debiti al Fondo Monetario Internazionale poiché i tassi di indebitamento del mercato sono scesi al livello più basso dal 2005.

Il portavoce del governo Dimitris Tzanakopoulos ha detto che la Grecia spera di restituire, prima del previsto, una parte significativa dei restanti 9,6 miliardi di euro ($ 10,9 miliardi) dovuti al FMI.

Queste osservazioni sono state fatte dopo un incontro a Washington tra il ministro delle finanze greco Euclid Tsakalotos e l’amministratore delegato dell’FMI Christine Lagarde.

Lunedì, il rendimento dei titoli decennali greci è sceso ulteriormente al 3,28%, facendo coincidere i livelli non visti in 14 anni.

La Grecia avrebbe bisogno dell’approvazione del fondo di salvataggio della zona euro per rimborsare anticipatamente i prestiti del FMI, ma i funzionari di punta dell’agenzia e la Commissione europea hanno già elogiato l’idea.

Il governo di sinistra in Grecia, alle elezioni nazionali municipali ed europee di quest’anno, sta progettando di aumentare i finanziamenti per i programmi sociali con i soldi risparmiati dal rimborso del prestito più economico. Tzanakopoulos, ad una radio privata, ha detto: “I prestiti del FMI sono costosi, con un tasso di interesse del 5,1%, il che significa che possiamo abbassare i costi di servizio del debito e avremo un aumento dello spazio fiscale per aiutare i gruppi vulnerabili nella società”.

La Grecia è emersa dal suo terzo programma di salvataggio internazionale lo scorso agosto e ha visto miglioramenti significativi nell’economia, che è stata colpita da anni di recessione e tagli di bilancio. I miglioramenti nei rendimenti obbligazionari greci sono stati accompagnati da una spinta del mercato azionario, che lunedì ha chiuso con il 26,1% di rialzo dall’inizio dell’anno.

Il paese, tuttavia, ha ancora un rating del credito sovrano inferiore a investment grade e un enorme debito nazionale del valore di circa il 180% del prodotto interno lordo.

di Salvatore Rondello