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Portogallo, svolta importante nelle indagini su vasta scala dell’“Operation Húbris II”

Portogallo, svolta importante nelle indagini su vasta scala dell’“Operation Húbris II”

K metro 0 – Lisbona – Otto civili sono stati arrestati, in relazione ad un arsenale militare che è scomparso dal deposito della base militare Tancos a giugno del 2017 e che è stato successivamente recuperato. La polizia giudiziaria portoghese ha eseguito gli arresti lunedì scorso, dopo aver condotto un’operazione su vasta scala comportante molte

K metro 0 – Lisbona – Otto civili sono stati arrestati, in relazione ad un arsenale militare che è scomparso dal deposito della base militare Tancos a giugno del 2017 e che è stato successivamente recuperato.

La polizia giudiziaria portoghese ha eseguito gli arresti lunedì scorso, dopo aver condotto un’operazione su vasta scala comportante molte indagini nel Portogallo centrale e meridionale, come parte del caso Tancos. I fatti in questione potrebbero comprendere azioni di associazioni criminali, furti, possesso e traffico di armi, terrorismo internazionale e traffico di droghe e narcotici. Secondo Lusa News Agency, che riporta fonti della polizia, per otto detenuti la prima interrogazione giudiziaria era prevista il 18 dicembre alla Corte del campus di Giustizia di Lisbona.  Tre pubblici ministeri e 85 investigatori hanno partecipato all’operazione, chiamata in codice “Operation Húbris II”.

Il furto di materiale militare da Tancos (inclusi granate, esplosivi e munizioni) venne riferito il 29 giugno 2017. Il caso ha acquistato maggiori sviluppi nel 2018, con l’arresto di sette membri della polizia militare (PJM) e della Guardia Nazionale Repubblicana Portoghese (GNR), sospettati di aver falsificato il recupero del materiale in combutta coi presunti autori del furto.

Tra i detenuti ci sono il direttore della polizia militare ed un civile, il primo sospettato, entrambi in custodia preventiva, in un caso che ha causato le dimissioni di Azeredo Lopes dal ruolo di ministro della Difesa, e le cui implicazioni politiche hanno portato alla creazione d’ una Commissione di inchiesta parlamentare, che non ha ancora iniziato le udienze.  La commissione ha un termine di 180 giorni, fino a maggio 2019, estendibile per altri 90 giorni, per giungere alle sue conclusioni.

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