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Presidenza italiana dell’OSCE del 2018: priorità e programma

Presidenza italiana dell’OSCE del 2018: priorità e programma

K metro 0 – Milano – Il prossimo Consiglio dei ministri dell’OSCE si terrà domani a Milano il 6 e 7 dicembre 2018 sotto la Presidenza italiana. L’azione dell’Italia alla guida dell’OSCE si baserà sulle seguenti priorità: Pieno sostegno politico agli sforzi per la ricerca di una soluzione alla crisi ucraina, basata sugli accordi di

K metro 0 – Milano – Il prossimo Consiglio dei ministri dell’OSCE si terrà domani a Milano il 6 e 7 dicembre 2018 sotto la Presidenza italiana. L’azione dell’Italia alla guida dell’OSCE si baserà sulle seguenti priorità:

Pieno sostegno politico agli sforzi per la ricerca di una soluzione alla crisi ucraina, basata sugli accordi di Minsk e in raccordo con il formato di Normandia. Al contempo, attenzione prioritaria sarà dedicata al ruolo dell’OSCE nei conflitti “protratti” (Nagorno-Karabakh, Transnistria, Abkhazia e Ossezia).

Maggiore attenzione alle sfide e alle opportunità provenienti dal Mediterraneo, incluse le migrazioni, come sottolineato in occasione della Conferenza Mediterranea dell’OSCE tenutasi a Palermo il 24 e 25 ottobre 2017.

Approccio proattivo sulle tre “dimensioni” di sicurezza dell’OSCE (politico-militare, economico-ambientale, diritti umani) e sulle nuove sfide transnazionali (terrorismo, cibersicurezza, lotta ai traffici illeciti).

Nella prima dimensione (politico-militare), particolare attenzione verrà dedicata all’approfondimento del “Dialogo strutturato sulle sfide e i rischi attuali e futuri per la sicurezza nell’area dell’OSCE”, volto a contribuire al ripristino di un clima di fiducia tra gli Stati partecipanti.

La Presidenza italiana dell’OSCE intende proseguire il lavoro svolto dalla Presidenza austriaca (2017) e tedesca (2016) per rafforzare la seconda dimensione dell’OSCE (economica e ambientale). Punteremo a rafforzare il dialogo su questioni quali la promozione del progresso economico e della sicurezza attraverso l’innovazione, il capitale umano, il buon governo e la transizione verso le energie rinnovabili.

Importanza prioritaria rivestirà, infine, la terza dimensione (diritti umani), nella convinzione che il rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e dello stato di diritto siano aspetti indissolubilmente legati alla nostra sicurezza. La Presidenza italiana promuoverà l’universalità e l’indivisibilità di tutti i diritti fondamentali, nonché il contrasto a ogni forma di discriminazione e intolleranza.

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