Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020
K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea esorta gli Stati membri a ratificare la Convenzione internazionale sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo lavorativo. La Convenzione riconosce che possano rappresentare un abuso dei diritti umani e una minaccia alle pari opportunità. Secondo l’indagine sulla violenza contro le donne dall’Agenzia dell’Unione europea per i diritti
READ MOREK metro 0 – Parigi – Sebbene la Russia abbia aggravato il conflitto in Libia sostenendo l’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) contro il governo di accordo nazionale di Tripoli, una stabilizzazione del paese è possibile “soltanto” con il presidente russo, Vladimir Putin. In questo modo, il quotidiano “Sueddeutsche Zeitung”, commenta gli ultimi sviluppi della crisi
READ MOREK metro 0 – Cosenza – Il sindaco di Altilia, Pasquale De Rose, esprime la soddisfazione dell’Esecutivo Comunale per avere ottenuto un finanziamento di € 60.000,00 destinati al lavoro per dieci Unità ex Percettori di mobilità in deroga, un progetto proposto dalla Giunta Comunale e approvato dalla Regione Calabria. Si tratta di una boccata di
READ MOREK metro 0 – Roma – La situazione è nota: l’Italia vanta uno dei livelli più bassi di occupazione femminile a livello europeo. Stando a una ricerca della Fondazione Openpolis, il nostro Paese è al penultimo posto in UE, appena prima della Grecia: se nell’Unione Europea si riscontra mediamente una media del 66,5% di donne occupate tra i 32 e i 64
READ MOREK metro 0 – (Sda-Ats) –Torino – Condizioni di lavoro disumane, paghe da fame, turni massacranti: nei pressi di Ivrea (Torino), una trentina di operai cinesi, italiani e romeni erano sottoposti da parte di due imprenditori cinesi a condizioni di sfruttamento nel più totale degrado. Lo ha scoperto la guardia di finanza di Torino ispezionando
READ MOREK metro 0 – Jobsnews – Messina – Cinque morti e due feriti gravi: questo il bilancio della tragedia avvenuta a Barcellona Pozzo di Gotto per l’esplosione della fabbrica pirotecnica “Vito Costa e figli”, ditta nota nel messinese perché fornisce da circa dieci anni fuochi d’artificio di bassa e media pericolosità in occasione delle feste
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