Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020
K metro 0 – Bruxelles – Mentre in Italia è ancora acceso il dibattito sul Green pass Covid obbligatorio nei luoghi di lavoro, in Europa e nel mondo preoccupano l’aumento di contagi e morti. Dalla Russia alla Gran Bretagna è infatti record di casi giornalieri, con lo spettro di nuove restrizioni e lockdown dietro l’angolo.
READ MOREK metro 0 – Zurigo – Tre giorni dopo l’11 settembre, cristiani e musulmani si erano riuniti a Gerusalemme per manifestare solidarietà contro il terrorismo. “Partecipiamo al vostro dolore”, c’era scritto in un cartello: una foto ricordo toccante che lasciava sperare in un corso diverso degli eventi… Ma dopo due decenni di “guerra al terrore”
READ MOREK metro 0 – Bruxelles – Mentre il COVID-19 continua a causare caos nelle vite delle persone, un’analisi sociologica con focus sull’Europa emerge dalla pubblicazione annuale dell’UNICEF. Nove milioni di giovani tra i 10 e i 19 anni in Europa convivono con disturbi legati alla salute mentale, mentre il suicidio è la seconda causa di
READ MOREK metro 0 – Strasburgo – Diritto al lavoro, all’abitazione, alla salute, all’istruzione, alla protezione sociale e diritto ad usufruire dei servizi sociali: la Carta sociale europea, spesso considerata la Costituzione dell’Europa in campo sociale, celebra il suo 60° anniversario in qualità di custode dei diritti economici e sociali fondamentali. La Carta e la Convenzione
READ MOREK metro 0 – Parigi – Idrogeno verde, minireattori nucleari, auto elettriche e semimconduttori: sono questi i settori prioritari individuati dal presidente francese Emmanuel Macron per rilanciare l’industria e l’innovazione nel prossimo futuro. La Francia punta a diventare, entro il 2030, un paese all’avanguardia per la produzione di idrogeno verde, che permetterà la decarbonizzazione dell’industria,
READ MOREK metro 0 – Adnkronos – Budapest – L’Ungheria sostiene la Polonia nella ‘sfida’ contro l’Ue. Budapest si schiera ufficialmente a favore della decisione della Corte Suprema di Varsavia che esprime incompatibilità fra la costituzione polacca e parti del diritto dell’Ue. Un decreto firmato oggi dal premier magiaro Viktor Orban saluta la sentenza polacca, affermando
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