Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020
K metro 0 – Washington – Dazi del 500% in arrivo dagli Usa per i Paesi che fanno affari con la Russia e nuove sanzioni contro Mosca se non accetterà una pace duratura con l’Ucraina come sollecitato da Donald Trump. E’ la mossa che starebbero preparando un gruppo di senatori e deputati bipartisan mentre alla
READ MOREK metro 0 – Washington – I numerosi sondaggi pubblicati di recente sul gradimento e operato del presidente Trump non sono affatto positivi. Anzi. In ordine di tempo, l’ultimo è della CBS News. Evidenzia che The Donald è molto distratto sull’economia e sulla riduzione dei prezzi e troppo concentrato sulle tariffe, che secondo i suoi
READ MOREK metro 0 – Bruxelles – “Non è l’Europa che ha iniziato questo scontro” sui dazi con gli Usa. “Non vogliamo necessariamente effettuare rappresaglie, ma abbiamo un piano forte per rispondere se necessario”. A dirlo è la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, durante la plenaria del Parlamento a Strasburgo e all’indomani delle parole di
READ MOREK metro 0 – Washington – La Casa Bianca avrebbe deciso di modificare la propria strategia sui dazi alle importazioni, introducendo un approccio più selettivo e mirato rispetto ai piani iniziali. Sebbene i dazi entreranno in vigore dal 2 aprile, alcune misure settoriali potrebbero essere posticipate. Mentre l’attenzione dell’amministrazione si concentrerà su un ristretto gruppo
READ MOREK metro 0 – Roma – “Nuove nubi sembrano addensarsi all’orizzonte – ha detto il Presidente della Repubblica intervenendo oggi al Forum della Cultura dell’olio e del vino – portatrici di protezionismi immotivati, di chiusura dei mercati dal sapore incomprensibilmente autarchico, che danneggerebbero in modo importante settori di eccellenza come quelli del vino e dell’olio. Produrre
READ MOREK metro 0 – Bruxelles – “Secondo le analisi della Bce, un dazio statunitense del 25% sulle importazioni dall’Europa ridurrebbe la crescita dell’area dell’euro di circa 0,3 punti percentuali nel primo anno. Una risposta europea sotto forma di aumento dei dazi sulle importazioni dagli Stati Uniti farebbe salire questa riduzione a circa mezzo punto percentuale”.
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