Turchia, prorogata dal Parlamento la missione militare in Libia

Turchia, prorogata dal Parlamento la missione militare in Libia

K metro 0 – Ankara – Il parlamento della Turchia ha approvato l’estensione per 24 mesi della missione delle forze armate in Libia, a partire dal 2 gennaio 2026. Lo riferisce l’agenzia di stampa turca “Anadolu”. Secondo quanto riportato, l’Assemblea nazionale turca ha votato il prolungamento della presenza militare nel Paese nordafricano. La richiesta era

K metro 0 – Ankara – Il parlamento della Turchia ha approvato l’estensione per 24 mesi della missione delle forze armate in Libia, a partire dal 2 gennaio 2026. Lo riferisce l’agenzia di stampa turca “Anadolu”. Secondo quanto riportato, l’Assemblea nazionale turca ha votato il prolungamento della presenza militare nel Paese nordafricano.

La richiesta era stata trasmessa al parlamento dalla presidenza, il 19 dicembre e motivata con il perdurare dell’instabilità politica regionale, le minacce alla sicurezza e la tutela degli interessi strategici turchi nel Mediterraneo orientale. Ankara ha dispiegato le proprie forze in Libia il 2 gennaio 2020, in base all’articolo 92 della Costituzione (che autorizza il dispiegamento di forze militari all’estero), dopo la firma, il 27 novembre 2019, di due memorandum d’intesa con il Governo di accordo nazionale guidato da Fayez al Sarraj, relativi alla cooperazione in materia di sicurezza e difesa e alla delimitazione delle giurisdizioni marittime. Da allora, la missione turca, concentrate prevalentemente nella Libia occidentale, viene rinnovata ogni due anni attraverso una mozione della presidenza della Repubblica ratificata dal parlamento.

Nel testo della mozione di quest’anno si legge che “la persistente impossibilità di tenere elezioni in Libia ha prolungato l’incertezza politica e i problemi di governance, mettendo a rischio la calma raggiunta sul campo con grandi sacrifici e ponendo un serio ostacolo alla stabilità duratura”. Questa situazione, si legge ancora nel testo, “solleva preoccupazioni per la sicurezza della Libia e della regione in generale. Dati i profondi legami storici, politici ed economici tra la Turchia e la Libia – ulteriormente rafforzati dal memorandum d’intesa sulla delimitazione delle aree di giurisdizione marittima nel Mediterraneo – la prosecuzione del processo di cessate il fuoco e di dialogo politico in Libia, e il raggiungimento della pace e della stabilità come risultato di tale processo, sono di fondamentale importanza per la Turchia”, si legge inoltre nella mozione. In questo quadro, come sottolinea il testo, la Turchia intende continuare “a fornire formazione e supporto consultivo, contribuendo alla sicurezza della Libia nell’ambito del memorandum d’intesa sulla cooperazione militare e di sicurezza firmato e ora in vigore”, riferisce Nova.

Il ministro della Difesa turco, Yasar Guler, ha dichiarato ieri ad Ankara che le Forze armate in Libia, hanno continuato le loro attività di addestramento militare, cooperazione e consulenza con l’obiettivo di contribuire a creare un Paese “unificato che goda di unità territoriale e coesione politica, che viva in un’atmosfera di pace, tranquillità e stabilità”. Il ministro ha evidenziato che “con il dialogo e gli sforzi condotti nel quadro di una politica di principio con tutte le parti” in Libia sono stati compiuti “progressi tangibili” verso l’obiettivo.

Guler ha evidenziato che Turchia e Libia hanno “profondi legami storici”. “La nostra cooperazione marittima, istituita con il memorandum d’intesa sulla delimitazione delle aree di giurisdizione marittima firmato nel 2019, si è ampliata fino a comprendere settori quali la sicurezza energetica e la lotta all’immigrazione irregolare”, ha osservato il ministro turco, confermando infine il sostegno di Ankara al processo politico guidato dalla Nazioni Unite.

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