Ucraina, Putin rilancia sul Donbass. Zelensky: “Mosca pronta a continuare la guerra”

Ucraina, Putin rilancia sul Donbass. Zelensky: “Mosca pronta a continuare la guerra”

K metro 0 – Bruxelles – La strada verso una possibile pace tra Russia e Ucraina appare ancora lunga e accidentata. A rafforzare questa impressione è l’ultimo intervento pubblico del presidente russo Vladimir Putin, che ha ribadito la determinazione del Cremlino a raggiungere i propri obiettivi, sia attraverso il negoziato sia, se necessario, con il

K metro 0 – Bruxelles – La strada verso una possibile pace tra Russia e Ucraina appare ancora lunga e accidentata. A rafforzare questa impressione è l’ultimo intervento pubblico del presidente russo Vladimir Putin, che ha ribadito la determinazione del Cremlino a raggiungere i propri obiettivi, sia attraverso il negoziato sia, se necessario, con il proseguimento delle operazioni militari. Al centro delle rivendicazioni resta il Donbass, considerato da Mosca una priorità irrinunciabile.

Parole che hanno spinto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a lanciare un nuovo allarme: “La Russia si prepara a un altro anno di guerra”, ha dichiarato, commentando un discorso che sembra smentire l’ottimismo espresso nei giorni scorsi da Donald Trump, convinto che una soluzione diplomatica sia più vicina che mai.

Nel suo intervento, Putin ha duramente attaccato i leader europei, criticando il loro coinvolgimento nei negoziati e accusandoli di alimentare tensioni. L’Europa, secondo il presidente russo, avrebbe “alzato il livello di isteria”, contribuendo a diffondere timori su un inevitabile scontro diretto con Mosca. Particolarmente aspre le parole rivolte alle attuali élite politiche del Vecchio Continente, definite incapaci di un dialogo costruttivo e accusate di essersi “accodate” alla precedente amministrazione americana.

“La Russia spera in un dialogo con l’Europa, ma difficilmente ciò sarà possibile con le attuali classi dirigenti”, ha affermato Putin, puntando il dito anche contro i Paesi membri della Nato, colpevoli – secondo il Cremlino – di aver rafforzato le proprie capacità offensive e introdotto nuovi sistemi d’arma.

Sul fronte territoriale, il leader russo non ha lasciato spazio a interpretazioni. “Gli obiettivi dell’operazione militare speciale saranno certamente raggiunti”, ha dichiarato, precisando che Mosca preferirebbe affrontare le “cause profonde del conflitto” attraverso la diplomazia. Tuttavia, in assenza di un confronto ritenuto “sostanziale” da parte di Kiev e dei suoi alleati, la Russia – ha avvertito – proseguirà con i mezzi militari per ottenere quella che definisce la “liberazione dei territori storici”, in riferimento al Donbass.

Putin ha invece espresso apprezzamento per i segnali arrivati da Washington, parlando di “progressi nel dialogo con la nuova amministrazione americana” guidata da Trump, in netto contrasto con l’atteggiamento europeo, giudicato poco incline al confronto.

A stretto giro è arrivata la replica di Zelensky, alla vigilia di un Consiglio europeo definito cruciale. “Da Mosca giunge un altro segnale che indica la preparazione a una guerra anche nel prossimo anno”, ha detto il presidente ucraino, sottolineando come questi messaggi non riguardino solo Kiev, ma debbano essere compresi e affrontati anche dai partner occidentali, in particolare dagli Stati Uniti.

Il vertice di Bruxelles, al quale Zelensky dovrebbe partecipare secondo fonti Ue, sarà dedicato anche alla questione dell’utilizzo dei beni russi congelati per sostenere l’Ucraina. Si tratta di circa 210 miliardi di euro, di cui 185 miliardi custoditi da Euroclear, il colosso belga della compensazione e della custodia di titoli. “L’esito di questo incontro dovrà dimostrare alla Russia che continuare la guerra è inutile, perché l’Ucraina avrà il sostegno dell’Europa”, ha affermato il leader ucraino, ribadendo che la scelta spetta ora ai Paesi europei.

Sul piano diplomatico, intanto, sono in programma nuovi contatti tra Stati Uniti e Russia. Secondo quanto riportato da Politico, funzionari dei due Paesi potrebbero incontrarsi nel fine settimana a Miami, nell’ambito degli sforzi dell’amministrazione Trump per favorire una soluzione al conflitto. L’incontro non è ancora confermato, ma Washington dovrebbe presentare a Mosca i risultati delle ultime consultazioni avute anche con i partner europei.

Stando alle indiscrezioni, la delegazione russa potrebbe includere Kirill Dmitriev, a capo del fondo sovrano di Mosca, mentre per gli Stati Uniti sarebbero attesi l’inviati della Casa Bianca Steve Witkoff e Jared Kushner.

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Nizar Ramadan
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