K metro 0 – San Paolo – La Polizia federale del Brasile (Pf) ha arrestato il deputato Rodrigo Bacellar, presidente del parlamento dello Stato di Rio de Janeiro. Secondo una nota ufficiale, è accusato di aver divulgato informazioni riservate che hanno ostacolato le indagini condotte nell’ambito dell’operazione “Zargun”, che lo scorso settembre aveva portato all’arresto del deputato “Th Joias”, indicato dagli inquirenti come membro dell’organizzazione criminale Comando Vermelho.

Nell’operazione odierna, la Polizia federale sta eseguendo un mandato di arresto preventivo, otto mandati di perquisizione e sequestro e un mandato di citazione per l’applicazione di misure cautelari alternative alla detenzione, tutti emessi dalla Corte suprema (Supremo Tribunal Federal, Stf). Bacellar è considerato uno dei possibili candidati alla carica di governatore dello Stato nelle elezioni del 2026. All’inizio dell’anno aveva ricevuto il sostegno dell’attuale governatore, Claudio Castro.

Nel frattempo, l’ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, dovrà scontare in carcere almeno 7 anni e sei mesi dei 27 anni e tre mesi di pena complessiva comminata per la partecipazione al colpo di Stato di fine 2022.

È il calcolo che le autorità giudiziarie competenti hanno trasmesso martedì alla Corte suprema del Brasile (Supremo tribunal federal, Stf). Bolsonaro, da una settimana nella cella speciale allestita presso la sede centrale della Polizia di Brasilia, potrà accedere al regime di semi-libertà non prima del 24 aprile del 2033, all’età di 78 anni. Nel caso dovesse ricevere questo beneficio, l’ex presidente potrà lasciare la prigione durante il giorno per lavorare o studiare, ma rientrare la notte.

Quattro anni dopo, il 13 marzo del 2037, per Bolsonaro si aprirebbe la strada della libertà vigilata, l’uscita di fatto dal perimetro carcerario, fatto salvo l’obbligo di presentarsi a intervalli regolari presso le autorità.