Nato, Rutte ribadisce: per la pace serve ancora pressione su Mosca

Nato, Rutte ribadisce: per la pace serve ancora pressione su Mosca

K metro 0 – Bruxelles – L’Ucraina resta il focus principale nelle attività della Nato: alla ministeriale Esteri dell’Alleanza atlantica che si è svolta oggi a Bruxelles, Kiev è stata al centro di una discussione che ha visto intrecciarsi, fra i vari temi, i negoziati di pace, il sostegno militare, la pressione economica su Mosca

K metro 0 – Bruxelles – L’Ucraina resta il focus principale nelle attività della Nato: alla ministeriale Esteri dell’Alleanza atlantica che si è svolta oggi a Bruxelles, Kiev è stata al centro di una discussione che ha visto intrecciarsi, fra i vari temi, i negoziati di pace, il sostegno militare, la pressione economica su Mosca e la gestione degli asset russi congelati. Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha ribadito che il processo diplomatico in corso è guidato dagli Stati Uniti.

Rutte ha spiegato che l’attuale tentativo di mediazione è reso possibile dal coinvolgimento diretto di Washington. Rutte ha rifiutato poi, di entrare nei dettagli: “L’ultima cosa che voglio fare è rendere più difficile il raggiungimento di un accordo commentando ogni passaggio intermedio”. L’obiettivo – ha ribadito – resta una soluzione che garantisca la sovranità di Kiev: “Alla fine ciò di cui si ha bisogno è un’Ucraina sovrana, che possa contare sulle necessarie cosiddette garanzie di sicurezza”.

Parallelamente alla dimensione diplomatica, Rutte ha affermato che l’Alleanza deve mantenere una forte pressione su Mosca: “Dobbiamo continuare a fare pressione sulla Russia perché non sappiamo se il processo di pace porterà alla fine a un esito positivo”. Questa pressione include anche il sostegno militare all’Ucraina: “E questo significa continuare a fornire armi, continuare a esercitare pressione economica e quindi cambiare i calcoli del presidente Putin affinché capisca che non c’è via d’uscita”. Rutte ha inoltre difeso la solidità del programma Purl (Prioritized Ukraine Requirements List), chiarendo che l’impegno statunitense non è in discussione: “Non credo che dobbiamo pensare a un piano B, perché gli Stati Uniti sono molto costanti nel sostenere l’Ucraina”.

Il segretario generale ha ricordato che il programma prevede che Washington fornisca gli equipaggiamenti militari mentre “europei e canadesi si facciano avanti quando si tratta di finanziarlo”. Il segretario generale ha poi segnalato la crescente rilevanza della Cina nel contesto strategico: “Vediamo la Cina collaborare strettamente con Russia, Corea del Nord e Iran per favorire lo sforzo bellico russo in Ucraina. La Cina può essere considerata uno dei principali facilitatori, forse addirittura il principale facilitatore della Russia”. Rutte ha aggiunto che Pechino sta rafforzando le proprie Forze armate “in assenza di trasparenza” e che i due teatri, euro-atlantico e Indo-pacifico, “sono sempre più interconnessi”.

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