K metro 0 – Roma – Il 19 novembre si è tenuto a Roma, presso Palazzo San Calisto, un evento per celebrare il 50° anniversario della Marcia Verde e la Festa dell’Indipendenza Marocchina. L’evento, svoltosi nel segno della fraternità, ha visto la partecipazione di illustri ospiti, che hanno unanimemente sottolineato l’importanza del dialogo interreligioso come azione concreta per promuovere la Pace. L’Ambasciatore del Regno del
K metro 0 – Roma – Il 19 novembre si è tenuto a Roma, presso Palazzo San Calisto, un evento per celebrare il 50° anniversario della Marcia Verde e la Festa dell’Indipendenza Marocchina. L’evento, svoltosi nel segno della fraternità, ha visto la partecipazione di illustri ospiti, che hanno unanimemente sottolineato l’importanza del dialogo interreligioso come azione concreta per promuovere la Pace.
L’Ambasciatore del Regno del Marocco presso la Santa Sede, S.E. Rajae Naji El Mekkaoui ha aperto l’incontro ripercorrendo l’importante avvenimento storico rappresentato dalla Marcia Verde, ribadita come un potente simbolo di Pace, alla risoluzione 2797. I relatori hanno rafforzato il concetto che il Marocco rappresenti un modello di diplomazia da seguire.
Cinquant’anni più tardi, quindi, lo spirito di quella marcia si è trasformato in un’altra forma di avanzamento: quella diplomatica. Il 31 ottobre 2025, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha adottato la Risoluzione 2797, riconoscendo l’Iniziativa di Autonomia del 2007 come unica soluzione credibile e realistica al conflitto del Sahara. Per molti osservatori internazionali, si tratta di una vera e propria “seconda Marcia Verde”: non più una mobilitazione popolare, ma un successo strategico frutto di anni di lavoro metodico e coerente. Ha spiegato l’ambasciatrice.
Il Prof. Alfredo Luciani (Associazione Carità Politica) ha definito il Marocco come un “modello pratico di Carità politica”, sostenendo che la Marcia Verde sia “una marcia da applicare in tutto il mondo”. Michele Capasso Segretario Generale Stati Uniti del Mondo ha celebrato la Marcia Verde “come una risoluzione unica, un simbolo di unità nazionale pacifica.” L’editore italo/libanese Nizar Ramadan nel suo intervento ha legato la Marcia Verde al concetto di diplomazia, “che si realizza attraverso il coinvolgimento dei giovani che imparano le lingue, gli usi e i costumi dei vari popoli”. “La storia ci narra che quando era la diplomazia a guidare la politica dei regnanti, si raggiungevano traguardi importanti e la rete commerciale del Mediterraneo prosperava perché ci si ascoltava l’uno con l’altro. Il Marocco semplicemente l’ha fatto”. Abdul Aziz Sarhan della Lega Musulmana Mondiale, ha invitato a “camminare insieme per costruire un futuro”, prendendo esempio dal Marocco, per superare l’attuale “egoismo suicidario della società”.
Tra gli altri ospiti di rilievo erano presenti, S.E. George Bologan (Ambasciatore della Romania presso la Santa Sede), S.Em il Cardinale Claudio Gugerotti (Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali).
di Barbara Pignataro













