K metro 0 – New York – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato con 11 voti a favore e tre astenuti (Russia, Cina e Pakistan) una bozza di risoluzione che conferma la centralità del piano di autonomia presentato dal Marocco nel 2007 come base di riferimento per una soluzione politica “giusta, duratura
K metro 0 – New York – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato con 11 voti a favore e tre astenuti (Russia, Cina e Pakistan) una bozza di risoluzione che conferma la centralità del piano di autonomia presentato dal Marocco nel 2007 come base di riferimento per una soluzione politica “giusta, duratura e reciprocamente accettabile”.
L’Algeria ha deciso di non partecipare al voto sulla risoluzione. La risoluzione 2797, adottata questa sera, proroga inoltre fino a ottobre 2026 il mandato della Missione Onu per il referendum nel Sahara Occidentale (Minurso). Il testo, che segna una svolta significativa nel lungo dossier sahariano, riconosce l’iniziativa di autonomia proposta dal Marocco nel 2007 come base realistica e credibile per una soluzione politica definitiva, invitando tutte le parti – Marocco, Algeria, Mauritania e Fronte Polisario – a rilanciare i negoziati “di buona fede” sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Il testo ribadisce inoltre la necessità di un censimento della popolazione nei campi di Tinduf, in Algeria, in quanto Paese ospitante, e richiama il rispetto del cessate il fuoco da parte del Fronte Polisario. È prevista una revisione strategica del mandato della Minurso entro sei mesi, con l’obiettivo di valutarne l’efficacia e le prospettive future. La risoluzione – che consolida l’approccio pragmatico sostenuto da diversi membri permanenti del Consiglio, tra cui gli Stati Uniti e la Francia – viene considerata da fonti diplomatiche “una conferma della centralità del piano marocchino” e “un passo verso la normalizzazione definitiva del dossier del Sahara”.
Il testo della bozza di risoluzione, ottenuto in esclusiva da “Agenzia Nova”, mostra un linguaggio più equilibrato rispetto al cosiddetto “Draft Zero” circolato all’inizio del mese. Nella prima versione, il documento descriveva il piano marocchino come “l’unico quadro di negoziato” e “la soluzione più fattibile” al conflitto, citando esplicitamente “la leadership del presidente Donald Trump” e “la disponibilità degli Stati Uniti a ospitare i colloqui di pace”. Questi riferimenti non compaiono più nella bozza aggiornata a ieri sera, che comunque riconosce il sostegno espresso da numerosi Stati membri al piano di Rabat e ne sottolinea la “fattibilità” e la “credibilità”, pur senza definirlo esclusivo.
La nuova formulazione riafferma anche il principio di autodeterminazione, ora esplicitamente citato accanto all’autonomia, in un passaggio che – secondo fonti diplomatiche all’Onu – rappresenta una mediazione richiesta da Mosca e accettata dagli Stati Uniti “per facilitare il consenso in Consiglio”. Il paragrafo centrale invita infatti “le parti a impegnarsi in negoziati senza precondizioni, basati sull’autonomia, con l’obiettivo di raggiungere una soluzione politica finale e reciprocamente accettabile che garantisca al popolo del Sahara Occidentale il diritto all’autodeterminazione”. Su questo punto, però, una fonte marocchina interpellata da “Nova” sottolinea che “il principio di autodeterminazione è già contenuto nel testo stesso della proposta marocchina del 2007, che prevede la gestione autonoma del territorio nel quadro della sovranità nazionale”. La stessa fonte ha aggiunto che “associare l’autodeterminazione al concetto di autonomia rafforza la visione di Rabat, secondo la quale l’autonomia è una forma di autodeterminazione conforme al diritto internazionale — contrariamente alla posizione algerina, che tende a limitare il principio alla sola opzione dell’indipendenza”.
Rispetto alla versione iniziale, la nuova bozza prolunga il mandato della Minurso fino al 31 ottobre 2026, invece che al 31 gennaio, e introduce una clausola di revisione strategica entro sei mesi, affidata al segretario generale. Scompare inoltre il riferimento a una possibile “trasformazione o cessazione della missione” qualora i negoziati non producano risultati, sostituito da un linguaggio più prudente che sottolinea l’importanza del ruolo della Minurso nel “fornire stabilità e sostegno al rappresentante personale del segretario generale, Staffan de Mistura”.
Il re del Marocco, Mohammed VI, ha espresso la sua soddisfazione per la decisione. Il sovrano ha tenuto un discorso questa sera dopo che il Consiglio di sicurezza ha adottato una bozza di risoluzione che conferma la centralità del piano di autonomia presentato dal Marocco nel 2007 come base di riferimento per una soluzione politica “giusta, duratura e reciprocamente accettabile”. “Le Nazioni Unite hanno adottato l’iniziativa di autonomia per il Sahara considerandola la soluzione ottimale al conflitto”, ha affermato re Mohammed, ringraziando il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per “i suoi sforzi nella risoluzione del conflitto riguardante il Sahara marocchino”. Il sovrano ha quindi elogiato “tutti gli sforzi a sostegno dell’unità territoriale del Marocco” e ha invitato il presidente algerino, Abdelmadjid Tebboune, a “un dialogo sincero per costruire nuove relazioni”.













