K metro 0 – Tel Aviv – Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato di voler privare del suo grado la procuratrice militare generale uscente, generale Yifat Tomer-Yerushalmi, per il suo coinvolgimento nella fuga del video degli abusi del carcere di Sde Teiman.

In una dichiarazione citata dal quotidiano “The Times of Israel”, Katz ha affermato: “Tutte le sanzioni necessarie saranno prese nei suoi confronti, in primo luogo la revoca del grado”. Tomer-Yerushalmi ha incontrato questa mattina il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), generale Eyal Zamir, e ha chiesto di dimettersi. Secondo i protocolli delle Idf, inoltre, solo una sentenza di un tribunale militare, un tribunale militare speciale o il capo di Stato maggiore possono declassare ufficiali superiori. Il ministro della Difesa non ha tale autorità.

Questa mattina l’ormai ex procuratrice militare generale israeliana, Yifat Tomer-Yerushalmi, ha presentato una lettera di dimissioni a Zamir in cui ha ammesso di essere responsabile della divulgazione del video dei presunti abusi su detenuti nel centro di Sde Teiman, nel deserto del Negev, vicino al confine con la Striscia di Gaza. Secondo “The Times of Israel”, nella lettera di dimissioni presentata al capo di Stato maggiore delle Idf, si legge: “Ho approvato la divulgazione del materiale ai media nel tentativo di contrastare la falsa propaganda rivolta contro le autorità militari preposte all’applicazione della legge. Mi assumo la piena responsabilità di qualsiasi materiale divulgato ai media dall’interno dell’unità”. Tomer-Yerushalmi ha precisato che “da questa responsabilità deriva anche la mia decisione di concludere il mio mandato”.

Il ministro della Difesa Israel Katz e il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa d’Israele (Idf), Eyal Zamir, hanno annunciato di lavorare congiuntamente alla nomina di un nuovo procuratore militare generale, a seguito delle dimissioni di Yifat Tomer-Yerushalmi. In una nota congiunta, Katz e Zamir hanno riferito di aver avuto un incontro in cui è stato concordato che il capo di Stato maggiore delle Idf redigerà una lista di candidati per il ruolo, che successivamente verrà approvata dal ministro della Difesa.