Francia, Legge di Bilancio: Appello alla responsabilità e tensioni in Parlamento

Francia, Legge di Bilancio: Appello alla responsabilità e tensioni in Parlamento

K metro 0 – Parigi – In vista del dibattito di lunedì sul bilancio 2026 presso la Commissione Finanze dell’Assemblea Nazionale, il Ministro dell’Economia richiama il senso di “responsabilità collettiva” e l’importanza del compromesso. “Occorre prestare attenzione alla fatica fiscale”, ha dichiarato Roland Lescure in un’intervista rilasciata a Les Echos domenica 19 ottobre. A proposito

K metro 0 – Parigi – In vista del dibattito di lunedì sul bilancio 2026 presso la Commissione Finanze dell’Assemblea Nazionale, il Ministro dell’Economia richiama il senso di “responsabilità collettiva” e l’importanza del compromesso. “Occorre prestare attenzione alla fatica fiscale”, ha dichiarato Roland Lescure in un’intervista rilasciata a Les Echos domenica 19 ottobre. A proposito della cosiddetta tassa Zucman, ha aggiunto: “Non voglio che le imprese francesi siano costrette a cedere il proprio capitale all’estero per far fronte alla pressione fiscale”.

Gérard Larcher intanto. esprime il proprio sostegno al Presidente Emmanuel Macron. “Non chiederò in alcun caso le dimissioni del Presidente della Repubblica”, ha affermato il Presidente del Senato durante la trasmissione Le Grand Jury. “Credo fermamente nel ruolo delle istituzioni: il fatto che gli ultimi diciotto mesi siano stati complessi non significa che si debbano mettere in discussione le fondamenta del nostro sistema istituzionale”, ha aggiunto.

Eric Coquerel, deputato della France Insoumise e presidente della Commissione Finanze, ribadisce la contrarietà del suo gruppo parlamentare alla legge di bilancio, definendola “dannosa per il Paese”. Nel corso dell’intervista a 8:30 de franceinfo, Coquerel ha confermato la volontà di contrastare il testo proposto dal governo. A fronte del numero consistente di emendamenti presentati, ha voluto rassicurare circa i tempi di esame: “Possiamo rispettare le scadenze, ma sono estremamente strette”, ha dichiarato, sottolineando che “la vera prova sarà la discussione in seduta pubblica”, che si preannuncia animata.

L’esame della sezione relativa alle “entrate” del bilancio statale per il 2026 avrà inizio lunedì in Commissione all’Assemblea Nazionale. Gli emendamenti presentati risultano leggermente inferiori rispetto all’anno precedente (1.710 contro i 1.857 del bilancio 2025). Pur in assenza, al momento, dell’intenzione del Primo Ministro di ricorrere all’articolo 49.3 della Costituzione, si prevede un confronto acceso su temi quali la tassazione dei redditi più elevati, le agevolazioni fiscali e la fiscalità ambientale.

Le discussioni parlamentari si svolgeranno a pochi giorni da un possibile declassamento del rating della Francia da parte dell’agenzia S&P, previsto per il 22 ottobre. Si tratterebbe di un segnale diretto tanto alla classe politica quanto ai mercati finanziari, in un contesto di persistente instabilità. Il governo dovrà quindi adoperarsi per mitigare gli eventuali effetti negativi di un tale provvedimento sull’economia nazionale.

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