K metro 0 – Roma – In un clima di festa, all’insegna dello spirito sportivo e della diversità culturale, Roma domenica 12 ottobre, ha assistito al lancio della settima edizione del torneo International Sports Bridges Building, sponsorizzato dalla sezione italiana della Lega Musulmana Mondiale (MWL). All’evento hanno partecipato membri delle comunità arabe e cittadini italiani,
K metro 0 – Roma – In un clima di festa, all’insegna dello spirito sportivo e della diversità culturale, Roma domenica 12 ottobre, ha assistito al lancio della settima edizione del torneo International Sports Bridges Building, sponsorizzato dalla sezione italiana della Lega Musulmana Mondiale (MWL). All’evento hanno partecipato membri delle comunità arabe e cittadini italiani, oltre a numerosi politici e attivisti della società civile.
Questa competizione annuale rappresenta la continuazione degli sforzi della MWL, per costruire ponti tra culture e popoli e nasce dalla convinzione che lo sport sia un mezzo efficace per promuovere il dialogo e il riavvicinamento umano e una preziosa opportunità di incontro e interazione tra diverse comunità.
Ampia partecipazione ed eccellenza organizzativa
La quarta edizione ha visto la partecipazione di diverse squadre sportive in rappresentanza delle comunità arabe residenti a Roma, tra cui squadre provenienti da Marocco, Egitto, Tunisia, Palestina e Mauritania, oltre alla squadra dell’Associazione culturale Al-Huda.
In una nuova iniziativa di quest’anno, le squadre sono state divise in due fasce d’età: juniores e adulti, con l’obiettivo di coinvolgere tutte le età in questo evento sportivo. La manifestazione è iniziata alla presenza di Sua Eccellenza il Dott. Abdulaziz bin Ahmed Sarhan, direttore della Lega Musulmana Mondiale sezione italiana, che ha dato il via alla presenza dei partecipanti.
“Oggi si è svolta una maratona calcistica ricca di competizione e rivalità tra le squadre partecipanti. Le partite sono state caratterizzate da grande sportività”, ha spiegato Khaled bin Omran, arbitro e membro della comunità libica a Roma.
Premiata la squadra marocchina
La partita finale si è conclusa con la vittoria della squadra della comunità marocchina, che ha sconfitto per 1-0 quella egiziana, aggiudicandosi la coppa e le medaglie d’oro, tra la gioia travolgente di giocatori e tifosi. Quindi la squadra egiziana si è classificata seconda ricevendo le medaglie d’argento.
Omar Hammad, della squadra egiziana ha vinto anche la Scarpa d’Oro come capocannoniere del torneo, mentre il premio come miglior portiere è andato ad Al-Saeed della stessa squadra.
La cerimonia di premiazione è stata seguita da un discorso pronunciato da Sua Eccellenza il Dott. Abdul Aziz Sarhan, che ha sottolineato l’importanza dello sport nella formazione degli individui e della società e il suo ruolo nel promuovere il dialogo tra culture e popoli. Ha poi esteso i suoi ringraziamenti a tutti i partecipanti e agli organizzatori del torneo. Al Sarhan, ha inoltre consegnato medaglie commemorative con il logo della Muslim World League alle categorie giovani delle squadre partecipanti, e ha reso omaggio a molte persone che hanno contribuito al successo dell’evento, tra cui il sig Hassan Batal membro del comitato organizzativo.
All’evento hanno partecipato anche personalità della società civile italiana, in particolare: Manuel Velasani, dirigente del Partito Democratico a Roma, Maria Elena, Presidente dell’Associazione Arte e Diritti Umani, Deborah Antiga, Presidente dell’Associazione “No alla Droga”, Avvocato Massimiliano Barberini, attivista per i diritti umani e i diritti dei migranti
I membri delle varie comunità immigrati presenti all’evento, hanno scambiato con loro opinioni e suggerimenti su come migliorare la comunicazione culturale e sociale, elogiando i loro sforzi per integrarsi positivamente nella società italiana preservando al contempo la propria identità e i propri valori culturali.
L’evento si è concluso con l’invito rivolto a tutti i partecipanti e agli ospiti a un pranzo conviviale offerto dalla Lega Musulmana Mondiale, in un’atmosfera amichevole e familiare che ha incarnato lo spirito di dialogo e riavvicinamento a cui la manifestazione si è ispirata fin dall’inizio, concludendo le attività della giornata e consolidando i significati di fratellanza tra culture e popoli.
di Ikrami Hashem