Tensione a Milano dopo la mozione contro il gemellaggio con Tel Aviv

Tensione a Milano dopo la mozione contro il gemellaggio con Tel Aviv

K metro 0 – Milano – Alta tensione e scontri nel centro di Milano, davanti a Palazzo Marino, dopo che il Consiglio comunale ha respinto la mozione che chiedeva la sospensione del gemellaggio con Tel Aviv e l’interruzione dei rapporti istituzionali con Israele. L’ordine del giorno, presentato dai Verdi con l’appoggio di parte del Partito

K metro 0 – Milano – Alta tensione e scontri nel centro di Milano, davanti a Palazzo Marino, dopo che il Consiglio comunale ha respinto la mozione che chiedeva la sospensione del gemellaggio con Tel Aviv e l’interruzione dei rapporti istituzionali con Israele. L’ordine del giorno, presentato dai Verdi con l’appoggio di parte del Partito Democratico e della Lista Sala, è stato bocciato con 21 voti contrari e solo 9 favorevoli.

Le altre parti del testo sono state invece approvate. Tra queste, l’invito a riconoscere lo Stato palestinese e a sospendere la vendita di armi a Israele, nonché a sostenere il “Piano arabo” per la futura amministrazione di Gaza e sanzioni europee contro Israele e i coloni in Cisgiordania. E sospendere l’accordo di associazione tra l’Unione europea e Israele.

La decisione del gemellaggio con Tel Aviv, ha scatenato dure proteste sia all’interno dell’aula – dove dal pubblico si sono levate grida di “vergogna, vergogna” – sia all’esterno, in piazza della Scala, dove si era radunato un presidio promosso da Usb, Potere al Popolo e Cantiere. I manifestanti, sventolando bandiere palestinesi e mostrando striscioni come “Milano anti-sionista” e “No gemellaggio”, hanno spinto contro le transenne, provocando momenti di tensione.

Le forze dell’ordine, in assetto antisommossa, sono intervenute per contenere la protesta, utilizzando anche i manganelli. Gli scontri con i manifestanti hanno dato luogo a tafferugli, accompagnati da cori contro la polizia e slogan di protesta.

In aula, la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi è stata costretta a sospendere la seduta, chiedendo l’intervento della polizia locale per placare i cori provenienti dal pubblico. La mozione respinta prevedeva anche la sospensione di ogni forma di cooperazione istituzionale e accademica con Israele. Il tema aveva già creato tensioni nei giorni precedenti, quando i consiglieri dei Riformisti e del centrodestra avevano lasciato l’aula per far mancare il numero legale e impedire la votazione.

Il dibattito sul gemellaggio con Tel Aviv continua a dividere profondamente l’opinione pubblica milanese, generando forti mobilitazioni e posizioni contrapposte. Gli scontri di oggi confermano la portata politica e simbolica del tema, con Milano ancora una volta al centro di una protesta accesa e significativa.

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