Israele, rimpatriati 26 italiani della Flotilla via Istanbul

Israele, rimpatriati 26 italiani della Flotilla via Istanbul

K metro 0 – Tel Aviv – Un aereo charter con 26 italiani membri della Flottilla è decollato da Israele per Istanbul. Lo riporta una nota della Farnesina. In Turchia i connazionali verranno assistiti da un team del Consolato generale a Istanbul per coincidenze con aeroporti italiani e per eventuale rilascio di documenti di viaggio

K metro 0 – Tel Aviv – Un aereo charter con 26 italiani membri della Flottilla è decollato da Israele per Istanbul. Lo riporta una nota della Farnesina. In Turchia i connazionali verranno assistiti da un team del Consolato generale a Istanbul per coincidenze con aeroporti italiani e per eventuale rilascio di documenti di viaggio provvisori.

Il gruppo attualmente in viaggio ha accettato di firmare il foglio di via e ha avuto quindi una procedura accelerata per la partenza. Assistito dall’ambasciata a Tel Aviv, il gruppo in precedenza è stato trasferito dal carcere di Ketziot alla base aerea di Ramon, nei pressi di Eilat.

Sono invece 15 i connazionali che hanno deciso di non firmare il foglio di via: le autorità israeliane ne disporranno l’espulsione coatta per via giudiziaria nel corso della prossima settimana. La Farnesina fornirà ulteriori aggiornamenti appena disponibili.

Gli attivisti italiani della Global Sumud Flotilla “stanno tutti bene, ieri c’è stata la visita consolare e abbiamo chiesto anche stamattina alle autorità israeliane di rispettare tutti i diritti”, ha detto Tajani durante un punto stampa a margine di un’iniziativa di Forza Italia a Firenze. “Speriamo di farli rientrare in  Italia il prima possibile. Ripeto, 26 sono in partenza, speriamo che questa vicenda si chiuda in maniera positiva”, ha aggiunto il ministro.

“Ci hanno chiamato terroristi. Ci hanno minacciato in tutte le maniere come se fossimo dei terroristi e avevamo solo aiuti umanitari”, Lo ha detto il senatore M5s, Marco Croatti, parlando in una conferenza stampa su quanto accaduto alla Global Sumud Flotilla, a cui ha preso parte insieme all’europarlamentare del Partito democratico, Annalisa Corrado, e all’europarlamentare di Avs, Benedetta Scuderi.

Corrado ha aggiunto, invece, che gli attivisti a bordo sono stati “trascinati via, non abbiamo potuto scegliere”, facendo inoltre presente che “le speculazioni di queste ore rispetto a un nostro presunto rientro privilegiato le respingiamo al mittente”. Ma il punto fermo dei parlamentari a bordo della Flotilla resta la protezione e il ritorno dei restanti attivisti ancora in Israele: “Siamo stati ostaggio dall’esercito israeliano – ha rimarcato Scuderi – portati a un porto israeliano, abbiamo subito perquisizioni, interrogatori e non abbiamo avuto accesso ai nostri legali. Le barche sono state sequestrate, le bandiere palestinesi sono state tolte e messe quelle israeliane”.

Il nostro team legale “ha presentato un esposto alla Procura di Roma per il sequestro degli attivisti e per l’attacco subito in acque internazionali”. Lo ha detto la portavoce del Global Movement to Gaza, Maria Elena Delia, intervenendo durante la conferenza stampa con i parlamentari. L’azione parte dal fatto che gli attivisti a bordo della Flotilla “sono stati detenuti illegalmente senza alcuna base giuridica prelevati dalla Marina militare israeliana senza che avessero commesso alcun reato”, ha sottolineato Delia. “Sono stati sequestrati, non arrestati perché l’arresto presuppone un’ipotesi di reato”. Inoltre, “abbiamo depositato anche un secondo esposto per l’attacco di circa una settimana fa in acque internazionali: un attacco militare su barche civili che ha messo a rischio le nostre vite. Per noi il diritto internazionale deve valere sempre”, ha aggiunto Delia, in riferimento a quanto accaduto in Tunisia.

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