K metro 0 – New York – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha definito le azioni di riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di numerosi Paesi Occidentali un “marchio di vergogna” che trasmette il messaggio che “uccidere gli ebrei paga”. Decine di rappresentanti di governi, funzionari e diplomatici
K metro 0 – New York – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha definito le azioni di riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di numerosi Paesi Occidentali un “marchio di vergogna” che trasmette il messaggio che “uccidere gli ebrei paga”. Decine di rappresentanti di governi, funzionari e diplomatici hanno abbandonato la sala conferenze lasciando un vuoto significativo. Mentre all’esterno, a Times Square, c’era “il pienone” dei manifestanti contro la guerra di Tel Aviv a Gaza.
Il premier Netanyahu, ha ribadito che Israele non permetterà l’esistenza di uno Stato palestinese, chiarendo anche che questa posizione è sostenuta dalla stragrande maggioranza degli israeliani.
Nella sua retorica, Netanyahu ha mostrato una mappa intitolata “La Maledizione”, che indicava i gruppi paramilitari iraniani in tutto il Medio Oriente. Evidenziando quindi il successo delle operazioni militari israeliane dell’ultimo anno contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen, Hamas a Gaza e l’Iran. Il conferenziere semisolitario, ha ringraziato poi il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il coinvolgimento americano nel bombardamento del sito nucleare iraniano a giugno scorso, e ha tracciato parallelismi tra l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 contro Israele e l’attacco dell’11 settembre contro gli Usa. Affermando che i due paesi stanno combattendo gli stessi nemici.
Netanyahu, nel suo intervento davanti a pochi fedeli spettatori, ha respinto poi la conclusione di una commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite secondo cui Israele avrebbe commesso un genocidio a Gaza, sostenendo che l’accusa era “infondata”. E definendo infondate anche le dichiarazioni di diverse agenzie delle Nazioni Unite riguardo le responsabilità di Tel Aviv nella carestia nella Striscia.
L’ufficio di Netanyahu – per assicurare un maggiore pubblico – aveva ordinato all’esercito israeliano di installare altoparlanti sui camion vicino alla recinzione di Gaza per trasmettere le sue parole in diretta in tutto il territorio. Netanyahu, infine, è caduto nel ridicolo totale affermando che l’intelligence israeliana avrebbe hackerato gli smartphone dei palestinesi a Gaza trasmettendo in diretta streaming il suo discorso. Ma fonti della BBC a Gaza hanno affermato che i loro telefoni non sono stati mai colpiti.
Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha affermato:. “Invece di fermare lo tsunami diplomatico, oggi Netanyahu ha peggiorato la situazione dello Stato di Israele.”
Mentre Yair Golan, leader del partito democratico israeliano, dal canto suo ha affermato che il discorso ha mostrato “solo vittimismo, ipocrisia e totale cecità di fronte alla sofferenza degli ostaggi e al sacrificio dei combattenti”. Definendo lo spettacolo con l’altoparlante “infantile e folle”, e un misero “spettacolo di propaganda”.