K metro 0 – Teheran – L’Iran ha ottenuto, nel corso della guerra dei 12 giorni con Israele dello scorso giugno, “un tesoro informativo proveniente dall’intelligence del regime sionista (Israele)”, tra cui anche fotografie personali del direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi. Lo ha affermato il ministro dell’Intelligence, Ismail Khatib, durante un discorso alla televisione di
K metro 0 – Teheran – L’Iran ha ottenuto, nel corso della guerra dei 12 giorni con Israele dello scorso giugno, “un tesoro informativo proveniente dall’intelligence del regime sionista (Israele)”, tra cui anche fotografie personali del direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi. Lo ha affermato il ministro dell’Intelligence, Ismail Khatib, durante un discorso alla televisione di Stato. Tramite “operazioni di intelligence multilivello”, i servizi segreti iraniani “hanno avuto accesso a informazioni riservate in vari ambiti nucleari, militari, informativi e scientifici”, ha rivelato Khatib, parlando di “milioni di pagine di informazioni del regime sionista, riguardanti sia i precedenti progetti bellici che quelli in corso, i programmi di ammodernamento e riutilizzo delle vecchie armi nucleari, i progetti congiunti con gli Stati Uniti e alcuni Paesi europei, l’intera struttura amministrativa e gli addetti alle armi atomiche, i ricercatori, gli scienziati e i dirigenti senior coinvolti in questi progetti disumani, nonché i nomi degli scienziati statunitensi ed europei impegnati in tali progetti, gli indirizzi delle strutture, delle aziende e di tutti i collaboratori”. Lo riporta Nova.
Secondo Khatib, nei documenti ritrovati sono stati identificati i nomi, le generalità complete, gli indirizzi e i rapporti professionali di 189 specialisti nucleari e militari del regime e i progetti a cui ognuno di loro sta lavorando. Il ministro ha dichiarato che “nel tesoro ottenuto vi sono informazioni precise sulle strutture sensibili del regime in campo militare e scientifico a duplice uso, alcune delle quali, analizzandone le coordinate, sono state colpite dalle unità missilistiche iraniane durante la guerra dei 12 giorni”. “Questa parte delle informazioni svelate dimostra anche la collaborazione tra Washington e alcuni Paesi europei con il regime criminale sionista”, ha sottolineato. Sarebbero stati trovati anche documenti “sull’influenza di alcuni funzionari israeliani e senatori degli Usa sull’Aiea e sull’ottenimento di informazioni riguardanti i programmi nucleari pacifici dell’Iran”.
I documenti, le cui informazioni sono state in parte pubblicate dall’emittente iraniana “Irib”, menzionerebbero anche “diversi programmi comuni della Commissione nucleare israeliana con l’Europa, che mostrano come Israele e l’Unione europea abbiano formato una commissione congiunta per la cooperazione nucleare, lavorando sui progetti dei reattori idraulici termici”. La Francia, riferisce “Irib”, “viene indicata come il principale partner di Israele nell’Unione europea nella produzione della bomba atomica, e si fa riferimento a 160 progetti congiunti tra Israele e Francia, quattro dei quali di dimensioni molto grandi. Il più importante di questi è il progetto Saraf per la produzione di acceleratori presso le strutture nucleari israeliane”. Inoltre, viene sottolineata “l’influenza israeliana in alcune organizzazioni internazionali e la collaborazione di alcuni membri di queste con il programma nucleare israeliano”. In un altro passaggio si afferma che Israele “spia” il direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi, e che tra i documenti “trafugati dai territori occupati” vi sono anche sue fotografie personali e familiari.