Il ministro degli Esteri siriano a Washington, in agenda sanzioni e sicurezza in Medio Oriente

Il ministro degli Esteri siriano a Washington, in agenda sanzioni e sicurezza in Medio Oriente

K metro 0 – Washington – Il ministro degli Esteri siriano, Asaad al Shaibani, sarà oggi in visita ufficiale a Washington, per discutere della revoca definitiva delle sanzioni statunitensi in vigore contro Damasco. Lo ha confermato il senatore USA Lindsey Graham al portale Axios, sottolineando che la Siria, per ottenere il pieno sostegno americano, dovrebbe

K metro 0 – Washington – Il ministro degli Esteri siriano, Asaad al Shaibani, sarà oggi in visita ufficiale a Washington, per discutere della revoca definitiva delle sanzioni statunitensi in vigore contro Damasco. Lo ha confermato il senatore USA Lindsey Graham al portale Axios, sottolineando che la Siria, per ottenere il pieno sostegno americano, dovrebbe entrare formalmente nella coalizione internazionale contro l’ISIS e avviare un nuovo accordo di sicurezza con Israele.

Si tratta di un evento di portata storica: è infatti la prima visita di un capo della diplomazia siriana negli Stati Uniti dal 1999, quando Farouq al Sharaa si recò alla Casa Bianca per negoziati di pace con Israele. Durante il soggiorno, al Shaibani incontrerà anche il segretario di Stato Marco Rubio, in un colloquio previsto per venerdì.

Intanto, sul fronte interno, il diplomatico statunitense Tom Barrack ha espresso pubblicamente la propria gratitudine al leader druso libanese Walid Jumblat per il suo contributo ai negoziati di pace nella provincia siriana di Sweida, recentemente teatro di gravi scontri armati.

“Un sentito ringraziamento a Walid Jumblat per la sua saggezza e la sua impareggiabile statura nel raccogliere le voci dei leader drusi, divisi da confini artificiali ma uniti dalla fede in un unico Dio”, ha scritto Barrack su X (ex Twitter). Ha poi aggiunto che la comunità drusa può prosperare come parte integrante di una Siria unita, in collaborazione con le altre comunità druse presenti nei paesi vicini. Secondo fonti di stampa, Jumblat avrebbe avuto colloqui in Turchia con funzionari statunitensi e sauditi per negoziare una soluzione al conflitto in corso a Sweida.

Martedì, il ministro al Shaibani ha annunciato un piano congiunto sostenuto da Giordania e Stati Uniti per riportare la calma nella regione, a maggioranza drusa. Il piano, secondo quanto dichiarato in una conferenza stampa, prevede: punizione dei responsabili degli attacchi contro i civili; risarcimento per le vittime; avvio di un processo di riconciliazione nazionale e l’apertura di un’inchiesta dell’ONU sulla recente ondata di violenza.

Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi, presente all’incontro insieme a Barrack, ha dichiarato che sarà istituito un meccanismo di attuazione congiunto Siria-Giordania-USA per garantire il rispetto del piano. Tom Barrack ha definito le misure annunciate dal governo siriano come “storiche”.

Il conflitto a Sweida è esploso il 13 luglio scorso, inizialmente tra combattenti drusi e milizie beduine sunnite, ma si è rapidamente esteso coinvolgendo forze governative e gruppi tribali provenienti da altre regioni del Paese.

Nel frattempo, Damasco ha anche istituito un nuovo incarico per la sicurezza interna della città di Sweida, affidandolo a un esponente della comunità drusa locale.

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Nizar Ramadan
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