Doha, l’attacco calcolato di Teheran. Trump annuncia la fine della guerra

Doha, l’attacco calcolato di Teheran. Trump annuncia la fine della guerra

K metro 0 – Doha – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un cessate il fuoco tra Israele e Iran. Intanto, l’attacco missilistico iraniano alla base aerea Usa in Qatar “è stato una risposta calcolata, che non voleva innescare una reazione catastrofica da parte americana mantenendo la promessa di vendicare i raid Usa”, ha

K metro 0 – Doha – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un cessate il fuoco tra Israele e Iran. Intanto, l’attacco missilistico iraniano alla base aerea Usa in Qatar “è stato una risposta calcolata, che non voleva innescare una reazione catastrofica da parte americana mantenendo la promessa di vendicare i raid Usa”, ha spiegato un analista della Bbc dopo la fine del lancio da parte di Teheran.

Il raid “è apparso, a prima vista, come una grave escalation, che minaccia di trascinare gli Stati arabi del Golfo in un conflitto più ampio e regionale. La crisi potrebbe ancora montare ed esplodere e il Qatar è furioso, e ha denunciato una flagrante violazione della sua sovranità. I qatarini sono particolarmente irritati, perché avevano condannato l’attacco di Israele all’Iran e chiesto di far parlare la diplomazia. Hanno anche storicamente buoni rapporti con Teheran, con cui condividono un enorme giacimento di gas al largo delle loro acque”, ha spiegato.

“Ma – ha poi notato – questa è stata chiaramente una risposta calcolata e orchestrata dall’Iran. Non sono state segnalate vittime e l’attacco sarebbe stato preannunciato” proprio come fece l’Iran nel 2020. E il lancio dei missili, pur essendo pericolosi, “non sono la stessa cosa del massiccio sbarramento di missili e droni che l’Iran è probabilmente ancora in grado di organizzare. Quindi l’obiettivo poteva essere quello di salvare la faccia mantenendo la promessa dell’Iran di vendicare il raid americano, ma non così drasticamente da innescare una rappresaglia catastrofica da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati”.

A sottolineare come la rappresaglia iraniana non sia stata devastante come annunciato ci ha poi pensato direttamente il presidente Usa Trump, che sul social Truth ha prima bollato come “molto debole” la risposta di Teheran per poi ringraziare direttamente l’Iran “, per averci avvisato tempestivamente” permettendo così “di non perdere vite umane né di lasciare che nessuno venisse ferito. Forse l’Iran può ora procedere verso la pace e l’armonia nella regione, e incoraggerò con entusiasmo Israele a fare lo stesso”, l’auspicio nel post.

Alle parole di Trump reagisce intanto l’Iran, che sembra non cogliere – almeno in apparenza – l’invito alla pace. “Chi conosce il popolo iraniano e la sua storia sa che la nazione iraniana non è una nazione che si arrende”, le parole sui social della Guida suprema dell’Iran Ali Khamenei.

Intanto, l’inviato del presidente Trump in Medio Oriente Steve Witkoff, sarebbe rimasto in contatto con funzionari iraniani anche dopo gli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari del paese, affermano due fonti citate dalla Cnn.

Stati Uniti e Iran hanno quindi mantenuto comunicazioni riservate durante la crisi. Prima degli attacchi del fine settimana, gli Stati Uniti avevano trasmesso il messaggio che le azioni sarebbero state contenute e che Trump stava ancora cercando di risolvere la questione diplomaticamente, hanno quindi affermato i funzionari.

Secondo quanto riferito da Doha, il Qatar ha intercettato tutti i missili iraniani che avevano preso di mira la base aerea di Al Udeid tranne uno, caduto in un’area che non ha causato vittime. A spiegarlo è stato Shayeq bin Misfir Al Hajri, vice capo di stato maggiore del Qatar per le operazioni congiunte.

Contemporaneamente – secondo quanto riferito dall’Adnkronos – agli ultimi lanci di missili tra Israele e Iran e all’annuncio di una tregua da parte di Donald Trump, sono risuonati all’alba gli allarmi nella base italiana Unifil di Shama, a sud del Libano. Un’allerta che dispone la permanenza in luoghi sicuri con i dispositivi di protezione per il personale e che non prevede al momento il rifugio nei bunker.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un cessate il fuoco tra Israele e Iran. Un “cessate il fuoco completo e totale” segnerà quindi la “fine ufficiale” del conflitto durato 12 giorni. “Partendo dal presupposto che tutto funzioni come dovrebbe, e così sarà – scrive Trump -, vorrei congratularmi con entrambi i Paesi, Israele e Iran, per aver avuto il coraggio e l’intelligenza per porre fine a quella che dovrebbe essere chiamata ‘la Guerra dei 12 giorni'”.

Infine, “nessun aereo americano è partito da basi italiane” e la nostra Nazione “non ha in alcun modo preso parte alla operazione militare” degli Stati Uniti contro l’Iran.

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Nizar Ramadan
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