Trump chiama Putin: “negoziati subito”. Zelensky: “Non si decida senza di noi”

Trump chiama Putin: “negoziati subito”. Zelensky: “Non si decida senza di noi”

K metro 0 – Washington – “Russia e Ucraina avvieranno immediatamente i negoziati per un cessate il fuoco e, soprattutto, per la fine della guerra“. Con un post su Truth il presidente americano, Donald Trump, riferisce della telefonata avuta con il presidente russo, Vladimir Putin. Per il capo del Cremlino un cessate il fuoco “è

K metro 0 – Washington – “Russia e Ucraina avvieranno immediatamente i negoziati per un cessate il fuoco e, soprattutto, per la fine della guerra“. Con un post su Truth il presidente americano, Donald Trump, riferisce della telefonata avuta con il presidente russo, Vladimir Putin. Per il capo del Cremlino un cessate il fuoco “è possibile ma prima servono compromessi”. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, chiede però che “non si decida” senza l’ok di Kiev.

Putin e Trump, durante la loro conversazione telefonica, hanno parlato delle relazioni bilaterali tra Russia e Stati Uniti e si sono espressi a favore della loro “normalizzazione”, ha riferito il consigliere del Cremlino, Yuri Ushakov, citato dall’agenzia Tass. “Naturalmente, i presidenti hanno discusso anche dello stato delle relazioni bilaterali ed entrambi si sono espressi a favore di un’ulteriore normalizzazione di tali relazioni”, ha affermato.

Putin e Trump ritengono che il loro incontro debba essere preparato “con cura”, ma non hanno ancora concordato una data o un luogo specifici, ha sottolineato Ushakov. I due presidenti “hanno in mente la possibilità di organizzare un incontro in futuro. Ma per questo, devono essere create le condizioni necessarie. Entrambi i presidenti concordano sul fatto che tale incontro debba essere preparato in modo accurato”, ha riferito il consigliere del Cremlino, precisando che Trump e Putin “non hanno ancora indicato una possibile sede”.

Ushakov ha poi spiegato ai giornalisti che i due presidenti hanno parlato anche di un nuovo scambio di prigionieri tra Russia e Stati Uniti che coinvolgerebbe complessivamente 18 persone, nove da una parte e nove dall’altra.

Parlando alla stampa al termine del colloquio telefonico con Trump, durato più di due ore, il presidente russo lo ha definito “informativo, franco e molto utile“. Putin si è detto favorevole a una “risoluzione pacifica della crisi ucraina” e pronto a collaborare con Kiev per un “memorandum” sui futuri colloqui di pace e su un cessate il fuoco, purché i due Paesi trovino compromessi in grado di soddisfare entrambe le parti.

“La Russia proporrà ed è pronta a lavorare con la parte ucraina su un memorandum su un possibile futuro accordo di pace con la definizione di una serie di posizioni – ha detto Putin, riportato dalla Tass – Come, ad esempio, i principi della soluzione, i termini di un possibile accordo di pace e così via, compreso un possibile cessate il fuoco per un certo periodo di tempo se vengono raggiunti gli accordi pertinenti”.

colloqui con Kiev, ha affermato ancora, sono “sulla buona strada” dopo l’avvio dei negoziati venerdì scorso tra russi e ucraini a Istanbul. Secondo il presidente russo la ripresa dei contatti “dà motivo di credere che, in generale, siamo sulla strada giusta”.

“Vorrei sottolineare, in generale, come la posizione della Russia sia chiara – ha rimarcato – La cosa principale per noi è eliminare le cause profonde di questa crisi. Dobbiamo solo individuare i modi più efficaci per procedere verso la pace”.

Da canto suo il capo della Casa Bianca ha detto in un post su Truth Social “credo sia andata molto bene”, Aggiungendo che “i toni e lo spirito della conversazione sono stati eccellenti”.

“Russia e Ucraina avvieranno immediatamente i negoziati per un cessate il fuoco e, soprattutto, per la fine della guerra”, ha scritto il presidente americano riferendo sul colloquio avuto con Putin. “Ne ho informato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro italiano Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il presidente finlandese Alexander Stubb, durante una telefonata con me, subito dopo quella con il presidente Putin”, ha scritto su Truth Social, aggiungendo che “il Vaticano, rappresentato dal Papa, sarebbe molto interessato ad ospitare i negoziati“. “Che il processo abbia inizio”, le parole del tycoon. Secondo una nota della presidenza francese, al colloquio ha preso parte anche il primo ministro britannico, Keir Starmer.

“La Russia vuole avviare un commercio su larga scala con gli Stati Uniti una volta concluso questo catastrofico ‘bagno di sangue’, e io sono d’accordo – si legge ancora nel post di Trump – La Russia ha un’incredibile opportunità di creare enormi quantità di posti di lavoro e ricchezza. Il suo potenziale è illimitato”. “Allo stesso modo, l’Ucraina può trarre grandi benefici dal commercio, nel processo di ricostruzione del Paese”, ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti.

Dal canto suo, il presidente ucraino ha dichiarato di aver chiesto al capo della Casa Bianca di non prendere “alcuna decisione” sull’Ucraina senza l’approvazione di Kiev. “Prima del suo colloquio con Putin, gli ho chiesto di non prendere decisioni riguardanti l’Ucraina senza di noi. Sono questioni di principio che ci stanno molto a cuore”, ha detto Zelensky durante una conferenza stampa, spiegando di non essere a conoscenza, in questa fase, di dettagli sul “memorandum” riguardante un eventuale accordo di pace. “Non ne so ancora nulla – ha affermato – Una volta ricevuto il memorandum o le proposte dai russi, saremo in grado di formulare il nostro punto di vista”.

Eventuali nuove sanzioni statunitensi contro la Russia “determineranno” la sua capacità di continuare la guerra in Ucraina, ha sottolineato il presidente ucraino, esortando gli alleati europei a convincere Washington ad adottare misure più severe contro Mosca.

“Il pacchetto europeo ci sarà e sarà forte”, ha dichiarato Zelensky durante la conferenza stampa a Kiev. “Per quanto riguarda il pacchetto statunitense, è un’altra storia. Qui, dobbiamo tutti collaborare con gli Stati Uniti affinché a un certo punto, quando saranno in grado di farlo, impongano sanzioni appropriate”, ha proseguito il leader ucraino. “Le sanzioni americane a livello bancario ed energetico – ha aggiunto – determineranno in larga misura se Putin e l’esercito russo continueranno a trarre profitto da questa guerra o meno”.

Zelensky è intervenuto anche su X: “Questo è un momento decisivo. Il mondo ora può vedere se i suoi leader sono davvero in grado di garantire un cessate il fuoco e raggiungere una pace reale e duratura”.

“L’Ucraina è pronta a negoziare direttamente con la Russia in qualsiasi formato che porti risultati. Turchia, Vaticano, Svizzera: stiamo valutando tutte le sedi possibili – ha scritto – Non è necessario convincere l’Ucraina e i nostri rappresentanti sono pronti a prendere decisioni concrete durante i negoziati. Ciò che serve è una disponibilità analoga da parte della Russia a impegnarsi in colloqui significativi”.

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