Moldova, Sandu: possibile adesione all’Ue nel ’29

Moldova, Sandu: possibile adesione all’Ue nel ’29

K metro 0 – Chisinau – La Moldova ha tutte le potenzialità per concludere i negoziati di adesione all’Unione europea entro la fine del 2027 e diventare membro dell’UE nel 2029. Lo ha dichiarato la presidente Maia Sandu in un’intervista all’emittente “TV8”. “La Moldova ha tutte le possibilità di entrare a far parte del blocco

K metro 0 – Chisinau – La Moldova ha tutte le potenzialità per concludere i negoziati di adesione all’Unione europea entro la fine del 2027 e diventare membro dell’UE nel 2029. Lo ha dichiarato la presidente Maia Sandu in un’intervista all’emittente “TV8”.

“La Moldova ha tutte le possibilità di entrare a far parte del blocco comunitario durante il mandato dell’attuale Commissione europea”, ha affermato il Capo dello Stato, precisando che, una volta terminati i negoziati, l’accordo di adesione dovrebbe essere ratificato da tutti i Paesi membri entro il 2028. Sandu ha sottolineato il forte sostegno della Commissione europea e ha definito la Moldova “un leader regionale in termini di ritmo delle riforme e di integrazione europea”. Lo riporta Nova.

La presidente ha però avvertito che i progressi dipenderanno dall’esito delle elezioni parlamentari previste per l’autunno. “Se ci sarà una maggioranza di deputati che sostiene l’integrazione europea, questo Parlamento diventerà il Parlamento dell’integrazione europea”, ha affermato. In caso contrario, ha aggiunto, “potrebbe trasformarsi in un Parlamento che cambierà tutto e seppellirà l’integrazione europea”.

Sandu ha ribadito che “tutti i prerequisiti per l’adesione ci sono” e che l’ingresso nell’Ue “non è una prospettiva a 10-15 anni, ma un obiettivo raggiungibile nei prossimi anni”. La presidente ha infine ricordato l’importanza di mantenere il sostegno parlamentare e di proseguire il lavoro istituzionale.

Parlando dei rapporti con Kiev, Sandu ha evidenziato che Moldova e Ucraina “hanno avviato insieme il processo di integrazione europea” ed è nell’interesse di entrambi “proseguire questo percorso congiunto”. Riguardo alle riserve espresse dall’Ungheria sull’ingresso dell’Ucraina, la presidente ha affermato che “Budapest non potrà opporsi all’infinito” e che “si troverà una soluzione, perché il processo si basa sul merito e sui progressi concreti”. 

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