Montenegro, Milatovic frena sull’accordo con gli Emirati Arabi

Montenegro, Milatovic frena sull’accordo con gli Emirati Arabi

K metro 0 – Podgorica – Il presidente del Montenegro, Jakov Milatovic, ha deciso di rinviare al Parlamento di Podgorica il disegno di legge legato all’accordo con gli Emirati Arabi nel settore turistico e immobiliare. Lo riferisce l’emittente nazionale RTCG, spiegando che Milatovic ha sì firmato la legge che ratifica l’Accordo di cooperazione economica tra

K metro 0 – Podgorica – Il presidente del Montenegro, Jakov Milatovic, ha deciso di rinviare al Parlamento di Podgorica il disegno di legge legato all’accordo con gli Emirati Arabi nel settore turistico e immobiliare. Lo riferisce l’emittente nazionale RTCG, spiegando che Milatovic ha sì firmato la legge che ratifica l’Accordo di cooperazione economica tra i due governi, ma ha scelto di bloccare il secondo atto, rimandandolo a una nuova valutazione parlamentare.

L’Assemblea nazionale aveva approvato entrambi i provvedimenti circa una settimana fa. Tuttavia, l’Ufficio del presidente ha spiegato che l’accordo sul turismo e sull’immobiliare presenta troppe criticità. Milatovic ha lamentato l’assenza di risposte chiare da parte del governo guidato dal premier Milojko Spajic, in particolare su punti fondamentali del contratto.

Nel documento inviato al Parlamento, Milatovic ha evidenziato che l’accordo crea un impegno vincolante per lo Stato montenegrino, mentre non impone obblighi concreti alla controparte emiratina. Questa asimmetria contrattuale, secondo il presidente, espone il Montenegro a rischi concreti e indebolisce la posizione negoziale del Paese. “Il governo ha accettato un’intesa che pone il Montenegro in una condizione di svantaggio rispetto all’altra parte”, si legge nella nota ufficiale.

Il presidente ha poi sollevato dubbi sul processo che ha portato alla firma dell’accordo. Ha parlato di un’evidente mancanza di trasparenza durante le trattative e ha criticato il modo in cui il governo ha gestito l’intero iter. A suo avviso, alcune clausole dell’intesa potrebbero deviare dalle regole fondamentali dell’economia di mercato e comportare aiuti di Stato contrari alla normativa comunitaria. Tali elementi, ha aggiunto, potrebbero compromettere il percorso di adesione del Montenegro all’Unione europea.

Anche l’Agenzia nazionale per la tutela della concorrenza ha espresso riserve, sollevando dubbi sulla compatibilità dell’accordo con le leggi in materia di concorrenza e controllo degli aiuti di Stato. Milatovic ha chiesto ai parlamentari di considerare con attenzione tutte le critiche già espresse nel tempo da istituzioni statali, comunità locali, organizzazioni non governative e funzionari dell’Unione europea. Secondo il capo dello Stato, ignorare queste preoccupazioni potrebbe avere effetti negativi sugli interessi strategici del Montenegro.

Nel frattempo, da Bruxelles arrivano segnali positivi sul processo di integrazione europea del Paese. La commissaria europea per l’Allargamento, Marta Kos, ha dichiarato che il Montenegro potrebbe entrare nell’Unione europea già durante il mandato dell’attuale Commissione. In un’intervista concessa a “Radio Free Europe”, Kos ha affermato con decisione: “L’Unione europea deve continuare ad allargarsi. Sarebbe un fallimento se non accogliesse nuovi membri”.

La situazione evidenzia quindi un doppio binario: da un lato la cautela interna del presidente Milatovic di fronte a un accordo giudicato rischioso; dall’altro, la determinazione delle istituzioni europee a portare avanti il processo di integrazione.

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