K metro 0 – Vienna – Arrivano a 62 i casi di positivi al COVID-19 nel resort di Wolfgangsee, una destinazione turistica popolare per i vacanzieri tedeschi e austriaci, secondo i dati riferiti oggi dalle autorità sanitarie dell’Alta Austria.

Il cluster di virus è stato rintracciato in hotel e bar, nonché in un negozio nella città di St.Wolfgang. È stato anche collegato a una pensione e una zona balneare a Ried /St.Gilgen e un’altra pensione nella città di Strobl. Come riporta il DW, secondo il team COVID-19 dell’Alta Austria, sarebbero un gruppo di tirocinanti di 16 e 17 anni, che soggiornavano in una sistemazione estiva nell’area ad essere al centro dell’epidemia. In questo caso, lo scoppio è stato causato da alcuni giovani che si sono riuniti la sera”, ha detto Theresia Schlöglmann, capo dell’unità di crisi dell’Alta Austria, al canale televisivo pubblico austriaco ORF il lunedì. I giovani non erano da biasimare, ha sottolineato. Gli apprendisti in genere dormivano due o tre in una camera da letto, fornendo le condizioni necessarie al virus per diffondersi più facilmente, ha riferito l’agenzia di stampa AFP.

In seguito allo scoppio a St. Wolfgang, le autorità hanno effettuato test di massa su oltre 1.183 persone, tra cui ospiti, personale dell’hotel e residenti locali. Le autorità sono in attesa ancora di 38 risultati eccezionali.

Intanto, nelle ultime settimane sono state segnalate riacutizzazioni di casi in altre famose destinazioni di vacanza in Europa e i governi hanno iniziato a reintrodurre varie restrizioni.

In risposta all’aumento del numero di trasmissioni in Spagna, il Regno Unito è stato imposto un periodo di quarantena per i vacanzieri di ritorno. La Germania lunedì ha reso obbligatori i test COVID-19 negli aeroporti per chiunque rientri da aree ad alto rischio.