K metro 0 – Copenaghen – I cittadini della Groenlandia in un sondaggio hanno votato a favore sull’opportunità di tenere la statua di un missionario danese-norvegese, considerato un simbolo del colonialismo danese. Si tratta della statua di Hans Egede, che si trova a Nuuk, la piccola capitale dell’isola artica. Il mese scorso, sulla statua è stata imbrattata della vernice rossa, con la parola “decolonizzare”, apparentemente legata alle proteste anti-coloniali globali.

Il legislatore groenlandese Aaja Chemnitz Larsen ha dichiarato a Reuters: “Non mi sorprende che ci sia una maggioranza per il mantenimento della statua, ma ciò non significa che non dovremmo fare nulla, perché c’è ancora una grande minoranza che vuole che venga rimossa”.

La votazione riguarda i 23.123 abitanti del comune di Sermersooq, che comprende Nuuk delle 56.000 persone della Groenlandia hanno potuto votare nel sondaggio che si è svolto dal 3 al 21 luglio. La mancanza di promozione e comunicazione dello stesso sondaggio e le vacanze estive potrebbero aver influenzato l’affluenza alle urne. Il destino della statua spetta comunque a una decisione finale che prenderà il Consiglio locale. La sindaca di Nuuk, Charlotte Ludvigsen, ha affermato che ci sarà bisogno di una grande maggioranza fino al 75% a favore della rimozione per poter risolvere il caso.

Intanto il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha dichiarato mercoledì che gli Stati Uniti diventeranno più attivi nell’Artico per contrastare la crescente influenza russa e contrastare i tentativi della Cina di inserirsi nella regione.

Durante una breve visita in Danimarca, Pompeo ha salutato la riapertura del consolato americano nel territorio danese semi-autonomo della Groenlandia e ha annunciato un nuovo accordo di cooperazione con le Isole Faroe, un altro territorio danese nel Nord Atlantico, che coinvolgerà una pesca sostenibile e un maggiore impegno commerciale.

“È un nuovo giorno per gli Stati Uniti in Groenlandia”, ha detto Pompeo ai giornalisti in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli esteri danese Jeppe Kofod. Il consolato americano a Nuuk ha riaperto a giugno dopo una pausa di decenni in una mossa che ha attirato l’attenzione a causa dell’interesse del presidente Donald Trump per l’acquisto della Groenlandia che è emerso l’anno scorso.