L’Aquila: i 309 rintocchi a 11 anni dal terremoto

L’Aquila: i 309 rintocchi a 11 anni dal terremoto

K metro 0 – L’Aquila – In una Piazza Duomo deserta, quest’anno, a causa delle restrizioni adottate per il Coronavirus, ieri si è svolta una cerimonia, che ha voluto ricordare, con i 309 rintocchi, le vittime del terribile sisma che 11 anni fa, il 6 aprile del 2019, distrusse L’Aquila e tanti altri paesi abruzzesi. Ieri sera,

K metro 0 – L’Aquila – In una Piazza Duomo deserta, quest’anno, a causa delle restrizioni adottate per il Coronavirus, ieri si è svolta una cerimonia, che ha voluto ricordare, con i 309 rintocchi, le vittime del terribile sisma che 11 anni fa, il 6 aprile del 2019, distrusse L’Aquila e tanti altri paesi abruzzesi.

Ieri sera, alla 23.30, nella Piazza è stato acceso un braciere, alla presenza di tre rappresentanti delle Istituzioni: il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il prefetto Cinzia Torraco e il sindaco di Barisciano, Francesco Di Paolo, in rappresentanza dei comuni del cratere. Alle 3:32, ora esatta del sisma, il suono solo dei 309 rintocchi della campana della Chiesa del Suffragio, uno per ogni persona, giovani e anziani, rimasti sotto le macerie della città e dei tanti paesi e paesini che sono stati rasi al suolo.

Il primo cittadino dell’Aquila, Biondi, accompagnato dall’arcivescovo metropolita, cardinale Giuseppe Petrocchi, hanno posato un ramoscello d’ulivo benedetto nel punto dove 11 anni prima si ergeva la Casa dello Studente e che vide la morte di otto ragazzi.

“Il silenzio, questa notte, ha il volto di chi abbiamo perduto, ha il respiro di una umanità che lotta contro una minaccia letale ma quasi irreale nella sua non fisicità, perché materia dei laboratori di ricerca, perché patologia da ospedali. Allora, come oggi, piangiamo la morte avvenuta in solitudine, senza la consolazione dei propri cari”. Il ricordo dell’undicesimo anniversario è stato condiviso in tutta Italia: in molti hanno acceso una luce sul balcone o alla finestra. Quella notte fu illuminata dalla luce degli angeli: i vigili del fuoco, i volontari, lo Stato che ci ha sostenuto. Ora come allora non siamo soli. Sono vicino ai sindaci d’Italia, in particolar modo a quelli più colpiti dal virus. A loro dico che nonostante il dolore devono avere speranza e trasmetterla ai loro cittadini per un futuro nuovo”  – ha ricordato il Sindaco.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio ai cittadini, letto dal Sindaco Biondi, durante la commemorazione: “Esprimo sentimenti di vicinanza e solidarietà a tutti gli aquilani. A quanti nei paesi e nei borghi limitrofi hanno condiviso sia quei momenti tragici, sia gli affanni della ripartenza. Ai nostri concittadini del Centro Italia, che nel volgere di pochi anni si sono ritrovati a vivere drammi analoghi e ora sono impegnati, come all’Aquila, per restituire a se stessi e l’Italia la pienezza della vita sociale e i valori che provengono dalla loro storia”.

Per la ricostruzione post-sisma in questa Regione, fino ad ora, sono state stanziati 17,7 miliardi di euro, finanziamenti provenienti dal Bilancio dello Stato e dal Fondo Europeo di Solidarietà, destinate, con differenti disposizioni legislative, a tutte le misure poste in essere dopo il terremoto che ha devastato il capoluogo abruzzese, a partire dalla dichiarazione dello stato di emergenza ad oggi.

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