Emilia Romagna. Elezioni: vince Bonaccini col 51%. In Calabria invece vince Santelli

Emilia Romagna. Elezioni: vince Bonaccini col 51%. In Calabria invece vince Santelli

K metro 0 – Bologna – Pare che la citofonata di Salvin non abbia funzionato e i risultati definitivi delle elezioni regionali in Emilia-Romagna sono chiari. L’affluenza alle urne per le elezioni Regionali in Emilia Romagna è stata del 67,67%, 30 punti in più rispetto al 37,76% della precedente consultazione di riferimento del 2014. Lo rileva il

K metro 0 – Bologna – Pare che la citofonata di Salvin non abbia funzionato e i risultati definitivi delle elezioni regionali in Emilia-Romagna sono chiari.

L’affluenza alle urne per le elezioni Regionali in Emilia Romagna è stata del 67,67%, 30 punti in più rispetto al 37,76% della precedente consultazione di riferimento del 2014. Lo rileva il sito del Viminale.  Mentre per l’affluenza per le elezioni regionali in Calabria, alle ore 23, è stata del 44,32%: il dato è praticamente stabile rispetto al 44,16% della precedente consultazione di riferimento. Lo rileva il Viminale.

Il presidente uscente e candidato del centrosinistra, Stefano Bonaccini, è in testa col 51% nello spoglio per le regionali in Emilia Romagna. I dati, diffusi dal Viminale, relativi a 1.547 sezioni su 4.520, vedono Bonaccini davanti a Lucia Borgonzoni che è al 44,1%. Simone Benini di M5S è al 3,3%. I primi dati ufficiali relativi allo spoglio elettorale in Calabria vedono Jole Santelli nettamente in testa col 59,7%. Dopo 205 sezioni su 2.420, il candidato del centrosinistra Pippo Callipo è al 26,9% mentre il candidato presidente di M5S Francesco Aiello è al 6,8%.

Per Nicola Zingaretti: “Salvini ha perso. Il Pd è il pilastro del centrosinistra”. Il leader dem non dimentica l’aiuto dato dalle Sardine, ed è a quei giovani che va il suo “immenso” ringraziamento. Infine, Zingaretti non ha dubbi: il voto “rafforza il governo”, ma ora “serve rigore sulle scelte da fare”.

Esulta il deputato emiliano Andrea de Maria: “Gli elettori hanno scelto il buongoverno e la fedeltà alla storia della nostra terra, libera e democratica. Vengono premiate l’autorevolezza e la competenza di Bonaccini. E viene premiato il Partito Democratico, che conquista un risultato particolarmente significativo. Il radicamento della politica nella società e la forza anche organizzativa di un grande partito confermano la loro grande  importanza. Voglio poi sottolineare il risultato particolarmente positivo del voto per Bonaccini e per lo stesso PD nell’intera città metropolitana di Bologna. E, infine, c’è  il bel risultato di Raffaele Donini, il candidato più votato, che ho contribuito a sostenere rispetto alla preferenze,  che vede premiate le sue qualità politiche, umane e di pubblico amministratore.  Voglio ringraziare per  l’ impegno  tutte le candidate e i candidati della lista forte e competitiva  del PD, che  hanno  contribuito in modo molto significativo al successo del Partito Democratico. Oggi alle 18 sarò con Merola, Tosiani, Bernagozzi, Bittini e Aceto, alla Sala Coop Risanamento, in via Bentivogli 19 c a Bologna per un primo incontro pubblico di analisi del voto.”

Insomma Matteo Salvini non espugna l’Emilia Romagna. Nessuna vittoria della Lega nella regione ‘rossa’, dove il Pd sembra tornare ad essere il primo partito, dopo il sorpasso subito alle scorse elezioni europee, anche se di misura con i leghisti che restano alle calcagna. Per i dem si tratta di una sorta di ‘rinascita’, un risveglio dopo le sconfitte (anche pesanti, come in Umbria) subite alle scorse tornate elettorali: è primo partito in Calabria, nonostante la vittoria del centrodestra con la candidata di Forza Italia, Jole Santelli. Una vittoria annunciata, quella della deputata azzurra, che fa tirare il fiato al partito di Silvio Berlusconi, sceso invece ai minimi storici in Emilia Romagna, dove si profila una vittoria netta del candidato del centrosinistra, Stefano Bonaccini, governatore uscente. Che vola verso la vittoria anche grazie al voto disgiunto. Crollano i 5 stelle: sconfitta la ‘terza via’ voluta e difesa dall’ex capo politico Luigi Di Maio.

Restano silenti i pentastellati, il reggente Vito Crimi parlerà solo domani mattina. E’ il candidato M5s in Emilia, Simone Benini, che incassa poco più del 3%, a metterci invece la faccia: “Il Movimento non sparisce”, replica duro a Salvini che li aveva liquidati poco prima senza molti fronzoli. E anzi, queste elezioni regionali, per Benini, “danno forza al governo”. Se infatti è vero che non ci sarà alcuna “citofonata” al premier Giuseppe Conte, come avevano preannunciato sia Salvini che Meloni in caso di vittoria, per dare lo sfratto al governo, è altrettanto vero che dalle urne escono nuovi e differenti equilibri nella maggioranza e a palazzo Chigi. Il ‘nodo’ tenuta dei 5 stelle dovrà essere affrontato, in vista della verifica, con il Pd che già rilancia con forza le proprie proposte.

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