K metro 0 – Londra – Un gruppo di politici del partito d’opposizione britannico dei laburisti ieri ha chiesto un “cambiamento radicale” nella leadership. Le dichiarazioni sono arrivate a seguito della peggiore sconfitta elettorale subita dal Partito Laburista dal 1935, che ha reso il primo ministro, Boris Johnson, il leader che ha avuto più successo
K metro 0 – Londra – Un gruppo di politici del partito d’opposizione britannico dei laburisti ieri ha chiesto un “cambiamento radicale” nella leadership. Le dichiarazioni sono arrivate a seguito della peggiore sconfitta elettorale subita dal Partito Laburista dal 1935, che ha reso il primo ministro, Boris Johnson, il leader che ha avuto più successo nel Partito Conservatore dall’era Thatcher.
In una lettera pubblicata sul quotidiano The Observer domenica, undici esponenti – tra ex parlamentari e candidati – hanno invocato una revisione della campagna elettorale fallimentare del partito. Il gruppo ha spiegato come il calo in popolarità dei laburisti tra gli elettori sia dovuto “impegni sulla nazionalizzazione e sulla spesa incontrollata”, unite al “clientelismo nei piani alti”del partito una “reiterata riluttanza di confutare l’etichetta di antisemitismo”. Nella nota si evidenzia inoltre la perdita di seggi “in ogni regione… soprattutto i più poveri hanno deciso di non schierarsi con i laburisti”. Per riguadagnare consensi, il gruppo ha proposto “un cambiamento radicale alla guida del partito”, visto che “solamente un’operazione del genere potrà rilanciarlo dopo la sconfitta catastrofica del 12 dicembre”. I politici che vorrebbero rimpiazzare Corbyn – che ha acconsentito a fare un passo indietro – come leader del partito annunceranno i propri candidati a inizio anno.
Anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è intervenuto sul tema dell’antisemitismo, all’indomani dell’accoltellamento avvenuto presso la casa di un rabbino nello stato di New York. “Dobbiamo unirci nella lotta, nel confronto e nell’eradicazione dell’anti-semitismo”, ha dichiarato. Almeno cinque persone sono rimaste ferite nell’attacco avvenuto sabato a Monsey, cittadina a nord di New York.
Una questione storicamente complicata da risolvere a livello globale, come dimostrano gli innumerevoli episodi che avvengono ogni anno. Sempre nella giornata di sabato, infatti, nella zona nord di Londra, durante la festività ebraica di Hanukkah, sono apparse alcune scritte antisemite su una sinagoga e sulle vetrine di alcuni negozi. La Stella di David, un simbolo sacro ebraico, e dei ‘9 11’ sono stati rinvenuti ad Hampstead e Belsize Park, in riferimento a una teoria complottista secondo cui gli ebrei sarebbero responsabili dell’attacco terroristico alle Torri Gemelle. La sinagoga di South Hampstead è stata uno degli obiettivi colpiti, con alcune segnalazioni arrivate già a partire dalle 23.30, la polizia sta trattando il caso come crimine d’odio a sfondo razziale ma nessun arresto è stato ancora effettuato. Il consigliere dei conservatori per Hampstead, Olvier Cooper, ha dichiarato di aver passato la domenica mattina a controllare il vicinato dopo che i residenti hanno allertato la Common Security Trust, che lavora per salvaguardare la comunità ebraica. Gli atti vandalici sono avvenuti a sei giorni dall’inizio dell’Hanukkah – una delle festività più’ importanti per le persone di fede ebraica. Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, attraverso il proprio profilo Twitter ha commentato così la vicenda: “Quanto accaduto mi ha fatto venire il voltastomaco. L’antisemitismo non deve esistere in nessun luogo e certamente non a Londra”. Gli operatori ecologici di Camden street stanno rimuovendo le scritte “il più velocemente e accuratamente possibile”.
Nel frattempo, altri undici migranti sono stati tratti in salvo ieri mattina mentre tentavano di attraversare il canale della Manica a bordo di una piccola imbarcazione. All’interno del gruppo vi erano 10 uomini e una donna provenienti dall’Iran, la barca è stata raggiunta da alcune scialuppe a largo della costa del Kent, nel sud-est dell’Inghilterra. Come riportato dalla Guardia Costiera, gli individui in questione sono stati assistiti da personale medico e saranno successivamente ascoltati da funzionari per l’immigrazione. Un portavoce del ministero dell’Interno ai microfoni di AP ha parlato così: “La migrazione illegale è un’attività criminale. Coloro che vogliono entrare nel Regno Unito illegalmente e i criminali che facilitano queste procedure stanno infrangendo la legge e mettendo a rischio delle vite umane”.