Thailandia-Cambogia, esteso il coprifuoco nella provincia di Trat. Scontri sul confine

Thailandia-Cambogia, esteso il coprifuoco nella provincia di Trat. Scontri sul confine

K metro 0 – Bangkok  – La Thailandia ha imposto un coprifuoco nella provincia sudorientale di Trat, mentre i combattimenti con la Cambogia si estendono alle aree costiere della regione di confine contesa. La misura riguarda cinque distretti confinanti con la provincia cambogiana di Koh Kong, con l’esclusione delle isole turistiche di Koh Chang e

K metro 0 – Bangkok  – La Thailandia ha imposto un coprifuoco nella provincia sudorientale di Trat, mentre i combattimenti con la Cambogia si estendono alle aree costiere della regione di confine contesa. La misura riguarda cinque distretti confinanti con la provincia cambogiana di Koh Kong, con l’esclusione delle isole turistiche di Koh Chang e Koh Kood.

«Nel complesso, ci sono stati scontri continui», ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa thailandese, il contrammiraglio Surasant Kongsiri, durante una conferenza stampa a Bangkok. Secondo Kongsiri, nonostante Phnom Penh abbia ribadito la propria disponibilità a un cessate il fuoco, la situazione sul terreno resta instabile. «La Thailandia è aperta a una soluzione diplomatica, ma prima che si possa negoziare, la Cambogia deve porre fine alle ostilità», ha aggiunto.

Il nuovo coprifuoco si aggiunge a quello già in vigore nella provincia orientale di Sakeo, imposto nei giorni scorsi dall’esercito. Le forze armate thailandesi hanno inoltre riferito di aver distrutto un ponte utilizzato dalla Cambogia per il trasporto di armi pesanti e di aver condotto un’operazione contro postazioni di artiglieria preposizionate nella provincia costiera cambogiana di Koh Kong. Accuse respinte dal governo di Phnom Penh, che ha denunciato attacchi contro infrastrutture civili.

Gli scontri tra i due eserciti proseguono da lunedì scorso in diversi punti lungo il confine comune di 817 chilometri e rappresentano uno dei confronti più intensi dopo il breve conflitto di cinque giorni dello scorso luglio, conclusosi grazie alla mediazione degli Stati Uniti e della Malesia. L’ex presidente americano Donald Trump ha dichiarato di aver parlato venerdì con il primo ministro ad interim thailandese, Anutin Charnvirakul, e con il premier cambogiano Hun Manet, affermando di aver concordato un impegno a «cessare tutte le sparatorie».

Tuttavia, le tensioni restano elevate. Anutin ha ribadito che la Thailandia continuerà a combattere «finché non cesseranno i danni e le minacce alla nostra terra e al nostro popolo». La ripresa delle ostilità ha provocato anche un massiccio esodo di civili: secondo le autorità, circa 600 mila persone sono state costrette a lasciare le proprie case su entrambi i lati del confine, dopo il collasso dell’accordo di pace mediato da Washington lo scorso ottobre.

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Joseph Villeroy
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