K metro 0 – Washington – Un software sviluppato dalla società statunitense Palantir Technologies, specializzata nello sviluppo di piattaforme software per l’analisi dei big data, sta aiutando l’Agenzia per l’immigrazione e le dogane (Ice) a tracciare gli immigrati privi di documenti e a deportarli più rapidamente. Lo rivela il quotidiano “The Washington Post”, citando documenti
K metro 0 – Washington – Un software sviluppato dalla società statunitense Palantir Technologies, specializzata nello sviluppo di piattaforme software per l’analisi dei big data, sta aiutando l’Agenzia per l’immigrazione e le dogane (Ice) a tracciare gli immigrati privi di documenti e a deportarli più rapidamente. Lo rivela il quotidiano “The Washington Post”, citando documenti federali sugli appalti e interviste con persone a conoscenza del progetto che hanno parlato in condizione di anonimato. In particolare, l’amministratore delegato di Palantir Alex Karp avrebbe completamente rivoluzionato il proprio punto di vista sull’amministrazione Trump, passando dall’affermare di “non rispettare niente di Donald Trump” al difendere con fermezza le politiche migratorie del presidente statunitense e definendo Palantir “anti-woke”. Lo riporta Nova.
Secondo persone a conoscenza del progetto, il cambiamento in Palantir è stato determinato da molteplici fattori. I dirigenti di Palantir hanno interpretato la rielezione di Trump come un mandato degli elettori per un maggiore controllo delle frontiere, hanno detto le fonti, e, come molte altre aziende, Palantir ha modificato alcune politiche in risposta agli ordini esecutivi che influiscono sulle assunzioni e su altre questioni legate alla diversità. Hanno aggiunto che il sostegno di Karp a Israele dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 lo ha avvicinato a membri del Partito repubblicano. Ora, numerosi dipendenti di Palantir, spiega il “Washington Post”, sono preoccupati dal software Immigration OS, con numerose discussioni interne all’azienda sulla possibilità di interrompere il contratto con il governo federale qualora l’Ice dovesse sconfinare in azioni extragiudiziali o violare i principi di tutela delle libertà civili della società.
L’11 aprile di quest’anno, l’Ice ha assegnato a Palantir un contratto da 30 milioni di dollari per costruire un “Immigration Lifecycle Operating System”, abbreviato Immigration OS. Il suo obiettivo, secondo gli appalti dell’agenzia, è facilitare la “selezione e le operazioni di arresto degli stranieri illegali” sulla base delle priorità dell’Ice, ridurre al minimo “il tempo e le risorse” nelle deportazioni e tracciare in “quasi tempo reale” le persone che lasciano il Paese volontariamente. Palantir ha ottenuto il contratto senza gara, con l’Ice che ha citato un “bisogno urgente e impellente” e ha affermato che “Palantir è l’unica fonte in grado di fornire le capacità richieste senza causare ritardi inaccettabili.” L’Ice ha rinnovato il contratto il 25 settembre, portando il valore totale a circa 60 milioni di dollari.













