Vandalizzato il centro culturale islamico di Tivoli. Reazioni e condanne

Vandalizzato il centro culturale islamico di Tivoli. Reazioni e condanne

K metro 0 – Tivoli – Feroci idioti. Vandali che nascosti nel buio hanno imbrattato il cancello d’ingresso del centro culturale islamico Al Abrar di Tivoli Terme, dipingendo con vernici spray, una svastica, una croce e altre scritte incomprensibili. Un atto di empietà, di mancanza di rispetto verso una comunità e un luogo di dialogo

K metro 0 – Tivoli – Feroci idioti. Vandali che nascosti nel buio hanno imbrattato il cancello d’ingresso del centro culturale islamico Al Abrar di Tivoli Terme, dipingendo con vernici spray, una svastica, una croce e altre scritte incomprensibili.

Un atto di empietà, di mancanza di rispetto verso una comunità e un luogo di dialogo interreligioso. Recente, l’incontro del marzo scorso, alla Moschea Al Abrar, con Don Enea Accorsi della Chiesa Tempio degli Angeli a Colle Fiorito, della Delegazione Interreligiosa di Tivoli e della Comunità musulmana del Centro Culturale Al Abrar nel mese Sacro del Ramadan.

Un evento concluso con la consapevolezza che il dialogo interreligioso non è solo possibile, ma necessario per costruire una società più aperta e armoniosa. “In un mondo spesso segnato da divisioni e incomprensioni, momenti come questo rappresentano un segnale di speranza, dimostrando che la convivenza pacifica si costruisce attraverso il rispetto, il dialogo e la volontà di conoscersi davvero”, riportava “La Tiburtina news (portale di notizie locali).

Gli atti vandalici contro un luogo di culto per migliaia di cittadini marocchini, egiziani, tunisini, pakistani, bengalesi, albanesi, romeni (e perfino italiani, di fede musulmana) sono stati segnalati al quotidiano online “Tiburno.TV” dal Partito della Rifondazione Comunista, che in un comunicato ha espresso la sua più ferma condanna “per il grave e vile attacco di matrice fascista avvenuto nella notte contro il Centro Culturale “Al-Abrar“, luogo vitale di pace, aggregazione e confronto democratico.

Il vice presidente del Centro culturale “Al Abrar”, Felice Esposito, ha allertato il Numero Unico per le Emergenze 112, subito dopo la scoperta degli inquietanti “graffiti” avvenuta ieri mattina. E nel pomeriggio stesso di Martedì 25 Novembre, alle ore 17, si è svolta una manifestazione di solidarietà presso il Centro Culturale “Al-Abrar“.

Il Coordinamento della Marcia della Pace Tivoli Guidonia  ha scritto in una nota che “Con un gesto così vile  si intendeva buttare fango sul centro, ma soprattutto sulla comunità musulmana; un attacco arrivato dopo l’affissione di striscioni che chiedevano la “remigrazione” degli stranieri” ma la reazione della  comunità non è una risposta di odio, ma un invito a partecipare alla terza marcia della pace e dell’inclusione che si terrà il 6 dicembre tra Tivoli Terme e Villalba a partire dalle ore 15.00”. 

Qualcuno su Facebook, anziché alla solidarietà, ha esortato alla “Remigrazione”. Altri hanno insinuato che “sono gli antifascisti che disegnano svastiche al contrario e poi accusano i fascisti”. O ancor peggio “Cosa c’è di male?”, a disegnare svastiche? Saggio il commento di Josef Tamouh che scrive “leggendo con attenzione i commenti, percepisco la quasi totale assenza di riflessione…. Credo che in assenza di prove tangibili, occorre rappresentare i fatti nel modo più imparziale possibile. A mio avviso potrebbe anche essere un gesto compiuto da chiunque o addirittura da ragazzi annoiati senza alcun orientamento politico. Per ciò che concerne il vostro pensiero sulla  immigrazione, poiché ci troviamo in un paese multietnico ed esistono leggi che consentono ai residenti stranieri di ottenere il diritto di professare la propria religione in Italia, credo non sia troppo esagerato se nel nostro paese vi sia la presenza di moschee. Anzi credo che sia più un supporto di entità primaria per chi ha bisogno di organizzare funerali, feste di culto, ecc…”

Intanto, la comunità cittadina, insieme agli esponenti della comunità Al Abrar, dice di attendere con preoccupazione i risultati delle indagini avviate dalle forze dell’ordine e chiede alla politica di seguire con più impegno le relazioni tra le varie confessioni religiose.

 

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: