K metro 0 – Podgorica – La Russia ostacola l’adesione del Montenegro all’accordo internazionale Wassenaar che regola il controllo dell’esportazione di armi convenzionali e di tecnologie a doppio uso. Lo si legge nel documento del governo di Podgorica, secondo cui nonostante l’esecutivo affermi di aver soddisfatto tutti i requisiti formali, la Federazione russa starebbe bloccando
K metro 0 – Podgorica – La Russia ostacola l’adesione del Montenegro all’accordo internazionale Wassenaar che regola il controllo dell’esportazione di armi convenzionali e di tecnologie a doppio uso. Lo si legge nel documento del governo di Podgorica, secondo cui nonostante l’esecutivo affermi di aver soddisfatto tutti i requisiti formali, la Federazione russa starebbe bloccando l’ingresso del Paese, che richiede il consenso unanime dei 42 Stati che fanno parte dell’iniziativa.
L’accordo Wassenaar garantisce la trasparenza e la sicurezza nell’esportazione di armi e tecnologie che possono avere sia utilizzi civili sia militari. Tra i beni controllati vi sono carri armati, aerei, elicotteri, componenti elettronici, sensori e software sensibili. La Commissione europea, nell’ultima relazione sul Montenegro, ha osservato che non vi sono stati progressi di Podgorica in merito all’adesione all’accordo.
Nel frattempo, l’Agenzia per la prevenzione della corruzione del Montenegro ha accertato che l’ex presidente Milo Djukanovic non ha dichiarato una collezione di orologi di lusso del valore stimato di circa 200 mila euro. Lo riporta l’emittente “Radio Free Europe”, precisando che la decisione si basa sull’analisi di fotografie pubblicate dai media negli anni in cui Djukanovic ricopriva incarichi pubblici, in cui è ritratto con orologi di sette marchi prestigiosi. Lo riporta Nova.
L’ex capo dello Stato ha respinto le accuse, definendole “sensazionalistiche”, e ha sostenuto di non possedere alcuni dei modelli menzionati. Tuttavia, secondo l’Agenzia, le sue giustificazioni – tra cui l’affermazione che si trattasse di regali ricevuti prima del periodo rilevante – non sono supportate da alcuna prova documentale. Djukanovic, al potere in varie funzioni dagli anni Novanta fino alla fine del mandato presidenziale nel 2023, ha ora 20 giorni di tempo per presentare ricorso amministrativo contro la decisione.













