Usa, classifica terrorista il Cartello venezuelano Cártel de los Soles

Usa, classifica terrorista il Cartello venezuelano Cártel de los Soles

K metro 0 – Caracas – La strategia di pressione di Trump sul presidente venezuelano Nicolás Maduro s’intensifica sempre più. È notizia di oggi che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti abbia designato il “Cártel de los Soles” (Cartello dei Soli), organizzazione collegato ai vertici dell’esercito e del governo venezuelano, come gruppo terroristico straniero

K metro 0 – Caracas – La strategia di pressione di Trump sul presidente venezuelano Nicolás Maduro s’intensifica sempre più. È notizia di oggi che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti abbia designato il “Cártel de los Soles”

(Cartello dei Soli), organizzazione collegato ai vertici dell’esercito e del governo venezuelano, come gruppo terroristico straniero (FTO).

Questo gruppo, di cui si sa ben poco, sarebbe guidato dal presidente venezuelano Nicolás Maduro e dal suo ministro dell’Interno Diosdado Cabello.

La designazione del cartello come FTO coincide di fatto con l’intensificazione della strategia di pressione di Trump su Maduro attraverso un crescente dispiegamento militare nel sud del Mar dei Caraibi, con cui la Casa Bianca afferma di voler combattere il traffico di droga. Un attacco che ha comportato la distruzione sommaria di circa 20 – secondo quanto afferma Washington – narco-imbarcazioni e la morte di 83 dei loro occupanti.

Il segretario di Stato americano Marco Rubio aveva già annunciato lo scorso 16 novembre che, secondo il governo di Donald Trump, “esistono prove sufficienti” che dimostrano che il Cartello dei Soli soddisfa i requisiti previsti dalla legge sull’immigrazione e la nazionalità che regola la designazione delle FTO.

Per FTO si intende un gruppo straniero che partecipa “ad attività terroristiche o al terrorismo” e che deve “minacciare la sicurezza dei cittadini statunitensi o la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, compresi i settori della difesa, delle relazioni estere o degli interessi economici.

Rubio ritiene che il Cartello dei Soli e altre FTO designate, come il Tren de Aragua e il Cartello di Sinaloa, siano responsabili della violenza terroristica nell’emisfero americano, nonché del traffico di droga verso gli Stati Uniti e l’Europa.

Sebbene le autorità statunitensi assicurino che il Cartello dei Soli (nome che deriverebbe dalle insegne che sfoggiano i generali) sia un gruppo composto principalmente da militari venezuelani fin dagli anni Novanta del XX secolo, le indagini della Drug Enforcement Administration (DEA) non sono state ufficializzate fino a marzo 2020, durante il primo mandato di Trump.

Il Venezuela ha prontamente respinto la designazione come gruppo terroristico del Cartello dei Soli, che considera “inesistente”, e ha sottolineato che l’amministrazione di Donald Trump sta riproponendo una “vile menzogna” per giustificare un intervento. In un comunicato, il ministero degli Esteri venezuelano ha affermato che questa “infame e vile menzogna” cerca di giustificare un intervento “illegittimo e illegale” contro il Venezuela “secondo il classico modello statunitense di cambio di regime”.

A suo giudizio, questa nuova “manovra” degli Stati Uniti fallirà come le precedenti “aggressioni ricorrenti”. Il governo di Nicolás Maduro ha così esortato l’amministrazione Trump a rettificare questa “politica errata di aggressioni e minacce”, respinta, ha detto, dallo stesso popolo americano e che, ha avvertito, “influisce sullo sviluppo dei popoli dei Caraibi e non contribuisce in alcun modo a una vera e genuina lotta contro il traffico illecito di droga”.

Nel frattempo, sei compagnie aeree hanno cancellato i voli per il paese sudamericano da sabato 22 novembre, dopo che l’ente regolatore dell’aviazione statunitense ha avvertito dei pericoli derivanti da una “maggiore attività militare” in mezzo a un massiccio rafforzamento delle forze americane nella regione.

Si tratta della spagnola Iberia, la portoghese TAP, la cilena LATAM, la colombiana Avianca e la brasiliana GOL. Lo ha riferito Marisela de Loaiza, presidente dell’Associazione delle Compagnie Aeree Venezuelane (ALAV).

Non si sa fino a quanto dureranno le sospensioni dei voli. La panamense Copa Airlines, le spagnole Air Europa e PlusUltra e la venezuelana LASER continuano per ora a operare. Turkish Airlines ha dichiarato domenica (23 novembre) che cancellerà i voli dal 24 al 28 novembre.

“Le minacce potrebbero rappresentare un potenziale rischio per gli aeromobili a tutte le altitudini, compresi i sorvoli, le fasi di arrivo e partenza dei voli e/o gli aeroporti e gli aeromobili a terra”, ha affermato la Federal Aviation Administration degli Stati Uniti

Washington ha difatti inviato nella regione un gruppo d’attacco di portaerei, altre navi da guerra della Marina e velivoli stealth – dispiegamenti che sostiene siano volti a frenare il traffico di droga ma che hanno alimentato timori a Caracas che l’obiettivo sia un cambio di regime.

Le forze statunitensi, come detto, hanno condotto attacchi contro oltre 20 presunte imbarcazioni dedite al traffico di droga nel Mar dei Caraibi e nell’Oceano Pacifico orientale dall’inizio di settembre, uccidendo più di 80 persone. Ma, secondo Euractiv, gli Stati Uniti non hanno ancora reso pubbliche prove concrete che le imbarcazioni colpite fossero utilizzate per il traffico di droga o rappresentassero una minaccia per il Paese, e le tensioni regionali sono aumentate a seguito della campagna e del concomitante rafforzamento militare.

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