K metro 0 – Roma – L’attentato a Sigfrido Ranucci è un attentato alla democrazia e alla libertà di informazione, ferma è la condanna da parte sia della maggioranza che dell’opposizione. Questa notte un ordigno è stato piazzato sotto l’auto del giornalista e conduttore di Report, Ranucci. Il veicolo era parcheggiato davanti alla casa di Campo
K metro 0 – Roma – L’attentato a Sigfrido Ranucci è un attentato alla democrazia e alla libertà di informazione, ferma è la condanna da parte sia della maggioranza che dell’opposizione. Questa notte un ordigno è stato piazzato sotto l’auto del giornalista e conduttore di Report, Ranucci. Il veicolo era parcheggiato davanti alla casa di Campo Ascolano, nel comune di Pomezia, alle porte di Roma. L’auto è esplosa danneggiando anche quella della figlia di Ranucci. Sul posto carabinieri, Digos, vigili del fuoco e scientifica.
“La Procura di competenza si è attivata per le verifiche necessarie ed è stato avvisato il Prefetto. La potenza dell’esplosione è stata tale per cui avrebbe potuto uccidere chi fosse passato in quel momento”, si legge sul profilo X di ‘Report’
Sull’esplosione indagano i pm della Dda di Roma. Al momento i magistrati della Direzione distrettuale antimafia, con il procuratore aggiunto Ilaria Calò e il pm Carlo Villani, ipotizzano il danneggiamento con l’aggravante del metodo mafioso. Nelle prossime ore sono attese le informative delle forze dell’ordine intervenute sul posto.
“Piena solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia per il grave attentato di cui è stato vittima. Un gesto vigliacco e gravissimo che rappresenta un attacco non solo alla persona ma alla libertà di stampa e ai valori fondamentali della nostra democrazia. Ci sarà il massimo impegno delle forze di polizia per accertare rapidamente gli autori. Ho dato mandato di rafforzare al massimo ogni misura a sua protezione”, l’annuncio del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
“Sto entrando adesso alla stazione dei carabinieri per denunciare quanto accaduto”, riferisce intanto all’Adnkronos il giornalista e conduttore di Report vittima dell’intimidazione.