Budapest si a vertice USA-Russia, l’Ue ricorda il mandato di arresto a Putin

Budapest si a vertice USA-Russia, l’Ue ricorda il mandato di arresto a Putin

K metro 0 – Budapest – Il primo ministro ungherese Viktor Orbán, attraverso un post pubblicato sulla piattaforma X, ha dichiarato: “Budapest è l’unico luogo adatto in Europa per un vertice di pace tra Stati Uniti e Russia. Grazie alla nostra leadership di lunga data a favore della pace e alle partnership di fiducia, offriamo

K metro 0 – Budapest – Il primo ministro ungherese Viktor Orbán, attraverso un post pubblicato sulla piattaforma X, ha dichiarato: “Budapest è l’unico luogo adatto in Europa per un vertice di pace tra Stati Uniti e Russia. Grazie alla nostra leadership di lunga data a favore della pace e alle partnership di fiducia, offriamo un contesto affidabile, sicuro e politicamente stabile. Non c’era altra opzione. In poche parole: possono contare su di noi!”.

Le affermazioni del premier ungherese giungono in un momento delicato, a seguito della notizia di un possibile incontro nella capitale ungherese tra il presidente statunitense Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin.

Tuttavia, dal governo tedesco arriva un monito chiaro: l’Ungheria è tuttora tenuta a rispettare gli obblighi derivanti dallo Statuto di Roma della Corte penale internazionale (CPI), che ha emesso un mandato di arresto nei confronti di Putin il 17 marzo 2023, accusandolo di crimini di guerra e deportazioni forzate nell’Ucraina occupata.

Sebbene Budapest abbia notificato alle Nazioni Unite, lo scorso 2 giugno, la propria intenzione di ritirarsi dallo Statuto di Roma, tale decisione non avrà efficacia immediata. Come ha precisato un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, il recesso dall’adesione alla CPI diventerà effettivo solo ad aprile del prossimo anno. Fino ad allora, l’Ungheria resta formalmente vincolata a collaborare con la Corte e ad eseguire i mandati di arresto internazionali, incluso quello nei confronti del leader del Cremlino, qualora quest’ultimo entrasse nel Paese.

Anche da Bruxelles giunge una presa di posizione netta. Durante il consueto briefing con la stampa, il portavoce per gli Affari esteri della Commissione europea, Anouar El Anouni, ha ribadito il sostegno dell’Unione europea alla Corte penale internazionale e ai principi sanciti dallo Statuto di Roma del 1998: “Rispettiamo l’indipendenza e l’imparzialità della Corte; siamo fermamente impegnati a favore della giustizia penale internazionale e della lotta contro l’impunità”. El Anouni ha inoltre richiamato le conclusioni del Consiglio europeo del 2023, che invitavano gli Stati membri alla piena cooperazione con la CPI, inclusa la tempestiva esecuzione dei mandati di arresto.

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Joseph Villeroy
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