K metro 0 – Mosca – La possibile fornitura di missili Tomahawk all’Ucraina infliggerebbe un danno colossale alle prospettive di normalizzazione delle relazioni tra Russia e Stati Uniti. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un’intervista al quotidiano ”Kommersant”.

“In questa serie di dichiarazioni sulla possibile fornitura dei Tomahawk, il presidente Donald Trump, tra i suoi vari commenti, ha menzionato di non volere un’escalation, riconoscendo che si tratterebbe di un’escalation molto seria. L’Ucraina qui non c’entrerà più. Questo semplicemente infliggerebbe un danno colossale alle prospettive di normalizzazione delle relazioni tra Russia e Stati Uniti e all’uscita dal vicolo cieco completo in cui questi rapporti sono stati spinti dall’amministrazione (dell’ex presidente Usa) Joe Biden”, ha detto Lavrov.

I contatti di lavoro tra Russia e Stati Uniti – riferisce Nova – avvengono in diversi canali e su varie questioni, ma incontri al massimo livello non sono attualmente previsti. Lavrov ha aggiunto che la Russia aspetta una reazione alle proposte sulla “modernizzazione” del processo di Istanbul sull’Ucraina, ma per ora ”regna il silenzio assoluto”. 

Inoltre Mosca, attende una reazione di Washington alla proposta del presidente russo Vladimir Putin di continuare ad aderire ai limiti quantitativi del trattato sulle armi offensive strategiche (Nuovo Start) per un altro anno dopo la sua scadenza. “Contiamo che ci sia una reazione. Spero che arrivi tempestivamente, prima della scadenza del trattato”, ha detto Lavrov.