K metro 0 – Mosca – Le decisioni prese nel febbraio 2022 sono state corrette e tempestive”. La guerra per la Russia in Ucraina procede nella direzione giusta, parola di Vladimir Putin nel giorno del suo 73esimo compleanno. E fa il punto sull'”operazione militare speciale”. Il numero 1 del Cremlino rimane fedele alla definizione utilizzata a febbraio 2022: “Le decisioni prese allora sono state corrette”.

Putin riassume l’andamento del conflitto con poche frasi. “L’iniziativa strategica sul fronte appartiene alla Russia. Il nemico si ritira lungo tutta la linea di contatto“, afferma il presidente russo, accusando l’Ucraina di “colpire obiettivi civili in Russia nel tentativo di mostrare qualche successo ai suoi protettori occidentali”, con un riferimento velato alla prospettiva di un via libera americano alla fornitura di missili Tomahawk.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nelle ultime dichiarazioni ha aperto ulteriormente all’ipotesi, spiegando però di voler “capire come verrebbero usati i missili”. I Tomahawk, con la loro gittata di circa 1500 km, consentirebbero a Kiev di puntare obiettivi strategici in profondità nel territorio russo. Già ora, in ogni caso, Putin “ha ordinato di garantire la sicurezza di tutte le infrastrutture, comprese quella energetiche”.

Nel frattempo, durante la riunione del Consiglio dei capi di Stato della Comunità degli Stati indipendenti (Csi) in Tagikistan, Mosca ha fatto sapere che Putin inviterà i leader dei Paesi membri a un incontro informale a San Pietroburgo alla fine dell’anno. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov durante un briefing. “Nel corso del suo intervento alla riunione della Csi, il nostro presidente inviterà i leader dei Paesi della Comunità a partecipare a un incontro informale che si terrà, come da consuetudine, alla fine di dicembre a San Pietroburgo. La data non è ancora stata fissata, ma contiamo di occuparcene subito dopo il primo vertice Russia-Paesi arabi, previsto per il 15 ottobre”, ha affermato Ushakov.