K metro 0 – Beirut – La Siria è tornata a tenere delle elezioni parlamentari dopo il crollo del regime di Bashar al Assad che ha portato alla nascita di una nuova statualità, guidata dal presidente Ahmed al Sharaa. Le elezioni si sono svolte domenica 5 ottobre e, sebbene siano state salutate dalla nuova amministrazione
K metro 0 – Beirut – La Siria è tornata a tenere delle elezioni parlamentari dopo il crollo del regime di Bashar al Assad che ha portato alla nascita di una nuova statualità, guidata dal presidente Ahmed al Sharaa.
Le elezioni si sono svolte domenica 5 ottobre e, sebbene siano state salutate dalla nuova amministrazione come un “momento storico”, non sono mancate critiche da parte delle minoranze etniche siriane che denunciano una mancanza di rappresentatività all’interno del nuovo organo. Le votazioni non prevedono l’elezione diretta dei parlamentari ma un meccanismo indiretto, peraltro anche a causa della mancanza di registri civili aggiornati, dovuta alla fuga di milioni di persone dal Paese.
Dal punto di vista legale, i seggi attribuibili sono 210: tra questi, 70 saranno assegnati dal presidente Ahmed al Sharaa, mentre i restanti 140 saranno oggetto di una procedura di voto indiretta e controllata dall’esecutivo.