K metro 0 – Acque internazionali – La Global Sumud Flotilla è ormai in una zona ad alto rischio. “Siamo circa 130 miglia nautiche da Gaza, poco meno. Non arriveremo a Gaza ovviamente, siamo convinti che ci fermeranno prima. Poi se succede il miracolo, arriveremo domani pomeriggio più o meno”. Così, in un collegamento con RaiNews24,
K metro 0 – Acque internazionali – La Global Sumud Flotilla è ormai in una zona ad alto rischio. “Siamo circa 130 miglia nautiche da Gaza, poco meno. Non arriveremo a Gaza ovviamente, siamo convinti che ci fermeranno prima. Poi se succede il miracolo, arriveremo domani pomeriggio più o meno”. Così, in un collegamento con RaiNews24, l’attivista Maso Notarianni che è a bordo della Karma, imbarcazione Arci della Global Sumud Flotilla. “Rischio arresto? Non si tratterebbe di un arresto, ma di un rapimento, perché siamo in acque internazionali”, ha aggiunto.
Le acque internazionali sono le parti del mare che non appartengono a nessuno stato, ma sono di proprietà di tutti, in quanto sfuggono alla sovranità nazionale e sono regolate dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (UNCLOS). Iniziano dove finiscono le acque territoriali (solitamente 12 miglia nautiche dalla costa) e possono estendersi ulteriormente nelle Zone Economiche Esclusive (fino a 200 miglia nautiche). In queste acque, ogni stato può navigare, pescare, condurre ricerche scientifiche e sfruttare le risorse naturali, ma deve rispettare le leggi della propria bandiera e le regole internazionali.
Facendo un breve resoconto delle ultime ore, ha riferito: “Abbiamo avuto un ‘jamming’, ovvero ci hanno interrotto le comunicazioni per più di mezz’ora. Alcune imbarcazioni, prima dell’alba, hanno circondato la nave ‘madre’ della Flotilla, Alma, ma non hanno ancora fatto l’abbordaggio. Dopodiché hanno bloccato le comunicazioni anche ad altre imbarcazioni, ovviamente c’è grande tensione tra tutti. Siamo stati fermi per una un’oretta quando sono accadute le intercettazioni, adesso siamo ripartiti”, ha riferito.
Poco prima in un post su X della Flotilla si leggeva infatti: “Imbarcazioni non identificate si sono avvicinate a diverse navi della Flotilla, alcune con le luci spente. I partecipanti hanno applicato i protocolli di sicurezza in preparazione di un’intercettazione. Le imbarcazioni hanno ora lasciato la Flotilla. Continuiamo a navigare verso Gaza, avvicinandoci alle 120 miglia nautiche, vicino all’area in cui le flottiglie precedenti sono state intercettate e/o attaccate”.