Moldavia, vittoria del partito filo-europeo tra accuse di Mosca

Moldavia, vittoria del partito filo-europeo tra accuse di Mosca

K metro 0 – Chişinău – Il Partito Azione e Solidarietà (PAS), guidato dal presidente del parlamento Igor Grosu e sostenuto dalla presidente Maia Sandu, ha vinto le elezioni parlamentari in Moldavia conquistando una nuova maggioranza. Con quasi tutti i voti scrutinati – 1,6 milioni di schede – il PAS ha ottenuto il 50,17%, staccando

K metro 0 – Chişinău – Il Partito Azione e Solidarietà (PAS), guidato dal presidente del parlamento Igor Grosu e sostenuto dalla presidente Maia Sandu, ha vinto le elezioni parlamentari in Moldavia conquistando una nuova maggioranza. Con quasi tutti i voti scrutinati – 1,6 milioni di schede – il PAS ha ottenuto il 50,17%, staccando nettamente il Blocco elettorale patriottico filo-russo, fermo al 24,18%.

La sfida a Mosca

Sandu aveva avvertito già in campagna elettorale di una “massiccia interferenza russa”, parlando di un voto cruciale per il futuro europeo del Paese. Grosu ha denunciato che la Russia avrebbe messo in campo “tutto ciò che aveva” per condizionare il risultato.

Il leader socialista Igor Dodon, invece, si era affrettato a proclamarsi vincitore non appena chiusi i seggi, ma la manifestazione indetta davanti al parlamento a Chisinau ha raccolto poche centinaia di persone, perlopiù pensionati.

Reazioni internazionali

Il risultato è stato accolto con entusiasmo in Europa. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha scritto su X che i moldavi hanno scelto “Europa, democrazia, libertà”. Donald Tusk, primo ministro della Polonia, ha lodato Sandu per aver “fermato la Russia nei suoi tentativi di prendere il controllo della regione”, mentre Volodymyr Zelensky, leader ucraino, ha definito il voto “una vittoria europea sulla destabilizzazione russa”.

Dal Cremlino, il portavoce Dmitry Peskov ha denunciato che “centinaia di migliaia di moldavi in Russia non hanno potuto votare”, accusando Chisinau di non aver garantito abbastanza seggi all’estero.

Incidenti e tensioni

La giornata elettorale è stata segnata da allarmi bomba in Moldavia e nei seggi all’estero (Italia, Romania, Spagna e Stati Uniti) e da arresti di uomini accusati di preparare disordini. Un’indagine della BBC ha documentato reti filo-russe attive nella diffusione di propaganda e fake news.

In Transnistria, enclave separatista con truppe russe, migliaia di cittadini hanno comunque raggiunto i seggi oltre il confine amministrativo, tra code e controlli della polizia.

Una vittoria netta

Il PAS si prepara ora a governare senza alleati, con circa 55 seggi su 101. Sandu, rieletta lo scorso novembre, ha ammonito i moldavi: “Non giocate con il vostro voto o perderete tutto”.

Per la Moldavia, candidata all’adesione all’UE dal 2022 insieme all’Ucraina, il risultato segna un nuovo passo verso Bruxelles. Resta però il peso delle difficoltà interne: inflazione, corruzione e la guerra in Ucraina che incombe a pochi chilometri dai confini.

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