Ue, 26 Paesi si impegnano a sostenere Kiev, ma si attende Trump

Ue, 26 Paesi si impegnano a sostenere Kiev, ma si attende Trump

K metro 0 – Parigi – Un piano per potenziali garanzie di sicurezza per l’Ucraina, con 26 paesi che si sono dichiarati pronti a impegnarsi direttamente nel contesto di un cessate il fuoco o un accordo di pace con la Russia. E’ quanto ha stabilito la Coalizione dei Volenterosi riunitasi a Parigi. Mentre Volodymyr Zelensky commenta l’ipotesi di

K metro 0 – Parigi – Un piano per potenziali garanzie di sicurezza per l’Ucraina, con 26 paesi che si sono dichiarati pronti a impegnarsi direttamente nel contesto di un cessate il fuoco o un accordo di pace con la Russia. E’ quanto ha stabilito la Coalizione dei Volenterosi riunitasi a Parigi. Mentre Volodymyr Zelensky commenta l’ipotesi di un vertice con Vladimir Putin, definendolo “necessario”, ma escludendo Mosca come sede: “Ritengo che, se si vuole far fallire un incontro, si proporrebbe di farmi andare a Mosca“, afferma il presidente ucraino che tuttavia sottolinea: “Se la Russia parla di incontro, è già un primo passo. Gli incontri tra leader adulti devono avere già chiari i risultati, e in questo caso il risultato è la fine della guerra”.

Il piano di sicurezza per l’Ucraina, sarà ora portato negli Stati Uniti con l’intenzione di formalizzarlo nei prossimi giorni, ha dichiarato il presidente francese ai giornalisti, affiancato da Zelensky, aggiungendo che “questa forza non mira a dichiarare guerra alla Russia”, ma avvertendo che “se la Russia continuerà a respingere concrete discussioni di pace, e questa e una seconda possibile eventualità, considerato il modo in cui si sono comportati negli ultimi mesi a partire da marzo, adotteremo sanzioni aggiuntive assieme agli americani“. Gli Stati Uniti sono stati “molto chiari” sulla “loro volontà di far parte delle garanzie di sicurezza” per l’Ucraina, dopo un eventuale accordo di pace tra Kiev e Mosca.

Italia, Germania e Polonia fanno parte dei 26 contribuenti all’iniziativa, ha detto il presidente francese interpellato sulla partecipazione in particolare di questi tre paesi, non favorevoli a inviare dei soldati in Ucraina per assicurare la pace a seguito di un cessate il fuoco. Alcuni “dispiegheranno truppe sul terreno” in Ucraina, altri “resteranno in paesi membri della Nato mettendo a disposizione la propria base”. Ma i dettagli organizzativi della “forza di rassicurazione” non saranno divulgati, per non “svelarli” alla Russia.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha parlato al telefono con Zelensky e i leader europei subito dopo il vertice. Nel corso di una conversazione “lunga e molto dettagliata” è stato discusso “come spingere la situazione verso una pace reale. Abbiamo discusso diverse opzioni, e la più importante è la pressione, utilizzando misure forti, particolarmente quelle economiche, per forzare la fine della guerra”, ha scritto in un post su X il presidente ucraino.

“Abbiamo parlato di come spingere la situazione verso una vera pace. Abbiamo discusso diverse opzioni, e la più importante è la pressione, utilizzando misure forti, in particolare economiche, per imporre la fine della guerra. La chiave per la pace è privare la macchina da guerra russa di denaro, privandola di risorse. Abbiamo anche parlato della massima protezione dei cieli ucraini. Finché non arriverà la pace, gli ucraini non devono essere in balia dei continui attacchi russi. I missili e i droni russi non devono causare vittime. L’Ucraina ha proposto un formato per la protezione dei nostri cieli che gli Stati Uniti potranno valutare. Ringrazio il Presidente Trump per il sostegno al nostro popolo. Abbiamo concordato ulteriori contatti”, conclude.

Da parte sua Trump ha chiesto ai leader europei di smettere di acquistare petrolio dalla Russia e di fare pressioni sulla Cina perché smetta di finanziare la guerra russa in Ucraina. “Trump – ha riferito la Casa Bianca – ha sottolineato che l’Europa deve smettere di acquistare petrolio russo che finanzia la guerra, dato che la Russia ha incassato 1,1 miliardi di euro in un anno dalla vendita di combustibile all’Ue. Il presidente ha anche sottolineato che i leader europei devono esercitare pressioni economiche sulla Cina affinché smetta di finanziare gli sforzi bellici della Russia”, si legge nella dichiarazione di un funzionario della Casa Bianca.

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Joseph Villeroy
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