K metro 0 – Bucarest – Il governo di coalizione rumeno ha posto la fiducia in Parlamento su cinque disegni di legge, parte del secondo pacchetto di riforme riguardanti le pensioni dei magistrati, sanità, fiscalità e aziende pubbliche. Per ciascun ddl è stata programmata una seduta separata. Il provvedimento sulla riforma della pubblica amministrazione, inizialmente
K metro 0 – Bucarest – Il governo di coalizione rumeno ha posto la fiducia in Parlamento su cinque disegni di legge, parte del secondo pacchetto di riforme riguardanti le pensioni dei magistrati, sanità, fiscalità e aziende pubbliche. Per ciascun ddl è stata programmata una seduta separata.
Il provvedimento sulla riforma della pubblica amministrazione, inizialmente incluso nello stesso pacchetto, sarà esaminato in un iter legislativo distinto. L’opposizione ha tre giorni di tempo per presentare mozioni di sfiducia. Il partito nazionalista Aur ha già annunciato quattro mozioni, dichiarandosi favorevole solo alla modifica delle regole di pensionamento dei magistrati. Intervenendo davanti alle Camere riunite, il premier Ilie Bolojan ha affermato che “non è il momento di lamenti o caccia alle streghe”, ma di misure concrete per correggere le ingiustizie accumulate negli ultimi anni. Bolojan ha aggiunto che verso la metà del prossimo anno il Paese potrà registrare una correzione della situazione finanziaria. Lo riferisce Nova.
Bolojan ha riconosciuto che “il pacchetto legislativo non è perfetto”, ma lo ha definito “l’inizio della ricostruzione dello Stato su basi di correttezza e rispetto per i cittadini”. Il premier ha indicato tre direttrici principali: ordine nelle finanze pubbliche, buona governance e rispetto dei cittadini. Ha inoltre denunciato un sistema “pieno di ingiustizie, privilegi, eccezioni e sprechi” e ha chiesto il sostegno del Parlamento, ringraziando i ministri per “uno sforzo di squadra”. “In situazioni eccezionali servono misure eccezionali. Paghiamo oggi il prezzo di anni in cui la politica ha finto di non vedere la realtà dei conti pubblici”. Il primo pacchetto di misure per la riduzione del deficit, adottato un mese e mezzo fa, includeva provvedimenti “impopolari ma necessari”.
La situazione finanziaria in Romania, infatti, al momento dell’entrata in carica dell’attuale governo, “era molto più grave di quanto pensassimo”. Lo ha detto il premier Bolojan in conferenza stampa, la prima dopo aver avvertito i partner di coalizione che si sarebbe dimesso se non avesse ricevuto sostegno per ridurre il numero di dipendenti nelle amministrazioni locali.
Rispondendo a domande sulle eventuali difficoltà nella gestione del bilancio, Bolojan ha detto: “Quando si prendono misure di grande portata è impossibile trovare soluzioni perfette. Durante l’attuazione si identificano i problemi e si correggono”.
Sull’accordo politico, il premier ha spiegato che “ridurre le spese e dare priorità gli investimenti è sempre difficile, ma il consenso politico sulle misure di riorganizzazione esiste perché fanno parte del programma di governo”. Riguardo a un possibile aumento dell’Iva, Bolojan ha smentito che sia stato discusso in coalizione, precisando però che in ottobre sarà valutata la possibilità di mantenere l’aliquota ridotta per il settore accoglienza e ristorazione.