K metro 0 – Kiev – La Germania destinerà all’Ucraina 9 miliardi di euro all’anno come sostegno finanziario nei prossimi anni. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze e vicecancelliere tedesco Lars Klingbeil durante un incontro con il presidente Volodymyr Zelensky. “Come ministro delle Finanze, ho sottolineato, e questo è stato concordato anche dal governo
K metro 0 – Kiev – La Germania destinerà all’Ucraina 9 miliardi di euro all’anno come sostegno finanziario nei prossimi anni. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze e vicecancelliere tedesco Lars Klingbeil durante un incontro con il presidente Volodymyr Zelensky. “Come ministro delle Finanze, ho sottolineato, e questo è stato concordato anche dal governo federale, che ci impegniamo a sostenere l’Ucraina nei prossimi anni spendendo 9 miliardi di euro all’anno”, ha affermato Klingbeil. Il ministro tedesco ha inoltre discusso con l’omologo ucraino Serhiy Marchenko la prosecuzione e le modalità di attuazione di questo sostegno finanziario.
L’Ucraina, intanto punta a ricevere almeno un miliardo di dollari al mese dagli alleati per acquistare armi negli Stati Uniti e sostenere la guerra contro la Russia. Lo ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa con il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store a Kiev, riferisce Nova.
“La Norvegia ha aderito al programma Purl, che le consente di acquistare armi negli Stati Uniti e di alimentare questo programma con almeno un miliardo di dollari ogni mese, ne ho già parlato”, ha affermato Zelensky. Il presidente ucraino ha spiegato che l’assistenza norvegese potrà contribuire in particolare alle garanzie di sicurezza per la difesa aerea e la sicurezza marittima. Zelensky ha inoltre sottolineato che Kiev sta lavorando con i partner anche sul fronte industriale: “Oggi abbiamo parlato della nostra produzione di droni, delle opportunità congiunte con i partner, degli investimenti che ora possono aiutare non solo fisicamente, ma anche costringendo la Russia a porre fine a questa guerra”.
Intanto, Il “Guardian” riferisce che Valerii Zaluzhny, ambasciatore ucraino nel Regno Unito ed ex comandante in capo delle Forze armate, ha rifiutato di rispondere a una telefonata del vicepresidente statunitense James David Vance, pochi giorni dopo il confronto alla Casa Bianca tra i presidenti Donald Trump e Volodymyr Zelensky.
Secondo il quotidiano britannico che cita fonti diplomatiche e politiche, l’ufficio di Vance “ha tentato di utilizzare vari canali diplomatici e non” per contattare Zaluzhny, che dopo una consultazione con il capo di gabinetto di Zelensky, Andriy Yermak, ha rifiutato di rispondere alla chiamata. L’episodio viene interpretato come segnale del delicato equilibrio politico su cui cammina il generale da quando, nel febbraio del 2024, fu rimosso dalla guida delle Forze armate e inviato a Londra come ambasciatore.
Il “Guardian” riferisce di frequenti “pellegrinaggi politici” all’ambasciata ucraina di Londra, dove Zaluzhnyi riceve parlamentari, attivisti, uomini d’affari e persino figure controverse come il lobbista Paul Manafort, a lungo legato al Partito repubblicano statunitense, che gli avrebbe offerto consulenza politica in vista di un’eventuale campagna elettorale, una proposta respinta dal generale.
Il generale, che gode del secondo grado più elevato di notorietà nel Paese dopo Zelensky, ha mantenuto contatti stretti con i comandanti sul fronte e segue le operazioni militari attraverso collegamenti video sicuri dal suo ufficio a Londra. Parallelamente, la sua vita pubblica nella capitale britannica – tra fotografie con la moglie in metropolitana o a Tower Bridge, fino a una discussa apparizione sulla rivista “Vogue” – ha suscitato reazioni contrastanti in Ucraina.